La fibra di carbonio è il materiale per eccellenza delle biciclette moderne di alta gamma. Piace per le sue caratteristiche e anche per l’estetica, non a caso la sua trama spesso viene riprodotta anche in accessori come i nastri manubrio dove non avrebbe senso impiegarlo.
Viene impiegata per quasi tutte le parti della bicicletta volendo e da qui viene il dubbio: ma serve davvero tutto questo carbonio?
Dal telaio è presente su praticamente tutti i componenti con poche eccezioni e qualche scelta specifica da parte di aziende che hanno deciso di investire altrove (e hanno pure ottimi risultati).
Nelle righe che seguiranno non considereremo l’estetica del carbonio, ma solo le sue funzionalità.
Breve riassunto: il carbonio è leggero, ha notevole resistenza lungo la linea di disposizione delle fibre (ma può essere intrecciato per migliorarne le qualità meccaniche), presenta una buona capacità di assorbimento delle vibrazioni.
Detto questo facciamo alcune considerazioni.
Il carbonio può far risparmiare peso, ma su parti molto piccole il guadagno è irrisorio. Se va a sostituire l’alluminio, poi, può essere addirittura meno vantaggioso. Tant’è che alcune parti di minuteria e non solo spesso tornano ad essere in lega di alluminio.
Assorbe bene le vibrazioni. Questo è un fattore da non sottovalutare. Può tornare utile per ammorbidire un telaio molto rigido, ma non aspettatevi miracoli.
Cura nel montaggio. Per le sue caratteristiche il carbonio richiede un’attenzione particolare in fase di montaggio. Se una volta il rischio maggiore di serrare troppo il reggisella era di spezzare la vite di chiusura della fascetta, adesso c’è il pericolo concreto di trovarsi con le fibre incrinate e il tubo sella inutilizzabile. Meglio fare attenzione dunque, eliminare il grasso e prendere in considerazione l’acquisto di una chiave dinamometrica.
Non è tutto oro… Quello che vediamo in carbonio è solo lo strato più esterno. Ovvio, quindi, che non sia necessariamente indicativo di quanto ci sia sotto che può essere di qualità inferiore o, addirittura, nemmeno di carbonio. All’inizio della moda della fibra di carbonio spesso si incontravano componenti rivestiti in carbonio che, teoricamente, aveva pure una funzione meccanica, ma principalmente era solamente estetica.
La sicurezza?
Se si rispettano le specifiche di montaggio problemi non ce ne sono. Ogni pezzo viene sempre lavorato per essere abbondantemente nei margini di sicurezza necessari. Piuttosto è curioso notare come certi componenti in carbonio si rivelino, a conti fatti, un solo esercizio di stile, poiché la realizzazione entro i margini di sicurezza non fa guadagnare nulla in termini di peso, anzi.
Conclusioni
Bisogna imparare a valutare bene le situazioni e soprattutto porsi il dubbio se il componente in carbonio abbia un reale senso nel contesto della nostra bici. Niente da dire se si tratta solo di una questione estetica, ma occhio a leggere con attenzione le caratteristiche. Il carbonio è bello ed è funzionale in tantissime occasioni. Ma non fa miracoli.