19 set 2020 – Si è giocata sul filo dei secondi la cronometro del Tour de France, l’unica. Pogacar è partito a tutta e ha iniziato subito a rosicchiare secondi a Roglic. Per la maglia gialla la possibilità di controllo sul vantaggio dell’avversario ma anche l’ansia di sentire e saperne il fiato sul collo a ogni metro che percorreva. Scelte discutibili forse per la Jumbo Visma: un ritardo nel cambio bici all’imbocco della classifica, un’esitazione nell’aggancio dei pedali hanno contribuito a fare la differenza.
Ma soprattutto le gambe, soprattutto quelle. Pogacar ha fatto la differenza sul piano e poi il numero in salita. Il distacco che si assottigliava sempre di più fino diventare positivo: dopo poco aver iniziato la salita Pogacar era già maglia gialla.
Roglic sul traguardo l’immagine della sconfitta. La bava alla bocca, il casco all’indietro, disperato, sconfitto, deluso. S’è scritta la storia del ciclismo oggi. Ne parleremo ancora.
Che numero ragazzi!
Redazione Cyclinside