Se si rompe la fibra di carbonio che si fa? Si butta il telaio? Si prova con l’assistenza e scarse speranze “che tanto cercheranno di negare tutto e venderti un telaio nuovo”?
Diverse strade, poca fiducia in generale da parte degli utenti. Ma un telaio rotto non è da buttare, non sempre almeno.
Le vie da seguire sono due: riparazione o sostituzione in garanzia. Nel secondo caso bisognerà, tramite il rivenditore, inviare il telaio al produttore (o al distributore italiano) che valuterà se la rottura rientra nei termini di garanzia. Va detto: la percezione dell’utente finale è di generale sfiducia verso questa fase. Le aziende dispongono comunque di sistemi piuttosto sofisticati per stabilire se una rottura sia dovuta a cattivo uso dell’utente o a un cedimento strutturale. Ci sono studi appositi al riguardo e non si va a caso. Poi, non lo dichiarano apertamente, ma ogni telaista sa quali sono i punti più deboli di ogni suo telaio e anche questo conta nella valutazione.
Ecco il parere di Sena Daccordi sulle riparazioni della fibra di carbonio
Riparazione
A prescindere da come sia avvenuta la rottura, però, si può decidere comunque ad una riparazione. Sì, avete letto bene: si può fare e si può riparare praticamente tutto. L’unica differenza la fa il costo della riparazione. Su telai economici il costo della riparazione potrebbe superare il valore stesso del telaio. Ma al riguardo abbiamo interpretato due bravi artigiani che ci hanno detto la loro.
«Possiamo fare praticamente di tutto – spiega Sena Daccordi, ultima generazione di una famiglia di artigiani toscani – e riportare in vita un telaio danneggiato per un incidente rendendolo sicuro come nuovo».
Rincara la dose Luca Marangon, titolare di Lumar Colors, azienda veneta specializzata nella verniciatura dei telai ma, da qualche tempo, anche nelle riparazioni: «Ci appoggiamo ad un artigiano esterno – spiega – per la riparazione delle parti rotte, ma poi riusciamo a verniciare il telaio danneggiato riportandolo perfettamente in vita. Affidabilità? Anche più di prima. Puoi stare tranquillo che se si romperà un altra volta non sarà dove è stato riparato».
E comunque un telaio può essere controllato perfettamente in ogni sua parte una volta che ci si mette mano.
Come avviene la riparazione? In tanti modi. Se si tratta di un telaio realizzato in carbonio fasciato, si può tramite appositi solventi, intervenire anche sui legami e separare le parti rotte da quelle buone. In pratica si sostituisce il tubo rotto con uno nuovo (come si farebbe con un telaio in acciaio) rendendo il telaio praticamente identico al nuovo.
Oppure si può togliere la parte danneggiata e sostituire la fibra di carbonio in quel punto specifico per poi riverniciare tutto. A prova di bomba anche questa soluzione, come ha spiegato Marangon.
«D’altra parte una caduta può capitare e spesso il danno viene considerato irreparabile. Ma si può fare praticamente di tutto e con la massima affidabilità».
Nella foto sopra, Luca Marangon con un telaio appena riparato e da verniciare
Le aziende di cui abbiamo parlato potete contattarle attraverso i loro siti internet:
Salve. Vorrei un informazione,
Ho una è bike Bianchi t tronik 9.1 front
È possibile modificare il telaio e farlo diventare
Full. (Biammortizzato). Se è fattibile e i costi
Grazie
Salve Angelo, probabilmente si può fare tutto, ma una modifica di questa portata riguarda tutta la struttura del telaio, pensato per uno sforzo differente. Inoltre la geometria di una biammortizzata è completamente differente rispetto a una front. Insomma, se pure si può fare è evidentemente non conveniente dal punto di vista dei costi che sarebbero molto più alti rispetto all’acquisto di un telaio nuovo.