8 mar 2019 – C’è un senso del rispetto verso i ciclisti, in Spagna, che pedalando, ci fa essere un po’ invidiosi dei ciclisti locali. Durante la presentazione delle novità Campagnolo, cui stiamo assistendo in questi giorni, l’occasione di provare le novità è anche il momento di confrontarsi col traffico stradale.
La distanza di 1,5 metri per superare i ciclisti, qui, è legge. E gli automobilisti la rispettano. Anzi sono decisamente gentili e pure pazienti con i ciclisti. E a un cenno di saluto rispondono con un sorriso. Non danno la sensazione di sentirsi usurpati di qualcosa come troppo spesso avviene sulle strade italiane.
Però va detta anche un’altra cosa: il senso del rispetto qui è reciproco. E nessun ciclista si sogna di essere a bordo di un veicolo con più diritti che doveri. La situazione, come è giusto, è bilanciata. Ci si rispetta tutti e ai diritti corrispondono doveri da rispettare. Anche per questo, evidentemente, non c’è proprio cultura di fastidio verso chi pedala. E vi assicuriamo che qui, dalle parti di Girona, in bicicletta ci vanno davvero in tanti. Le automobili si trovano tanti ciclisti da superare in ogni percorso.
In questi giorni di test e chiacchiere sui nuovi prodotti i giornalisti hanno incrociato spesso atleti e atlete delle formazioni della Movistar, e quando un ragazzo del gruppo si è immesso su una rotonda senza dare la precedenza a un’auto, è stato ripreso proprio da una ciclista della team professionistico: non si fa così.
Ecco, i primi a fermarsi ai semafori e a rispettare le precedenze sono proprio i professionisti. Forse dovremmo imparare anche un po’ in Italia a fare così. E magari metteremmo a tacere i troppi imbecilli che ce l’hanno con i ciclisti per partito preso e a prescindere dalle loro azioni. Non diamogli motivo di criticarci, sarebbe già un passo importante per la sicurezza di tutti.
Guido P. Rubino
Bellissimo articolo, ma purtroppo siamo in Italia e qui il rispetto non esiste, da pedone rischi la vita anche sui marciapiedi, da ciclista non ne parliamo, finché non ci saranno punizioni esemplari ed educazione fin dalle elementari andrà solo tutto peggio. Mio figlio ha 7 anni, ma sto già lavorando per farlo crescere fuori dal bel paese…dei balocchi
Come si pretende il rispetto degli automobilisti quando anche i vigili sono contro a chi va in bicicletta, forse non tutti. Ma per esperienza diretta, a me hanno fatto un verbale e tolto 5 punti dalla patente per havere sorpassato A DESTRA la fila di macchine ferme al semaforo rosso.,ed altre vicende che non sto a raccontare chi guida una macchina si sente il padrone della strada e basta una parola o un gesto per richiamare l’attenzione per innescare una lite. Le persone quando salgono in macchina perdono la ragione.