27 mar 2019 – Ne abbiamo già parlato abbastanza da non far apparire più una novità clamorosa. Il nuovo gruppo prodotto dalla spagnola Rotor ha tante frecce al suo arco e una novità clamorosa: è a tredici velocità. Poi metteteci il funzionamento idraulico e la corona singola davanti e capirete che è davvero qualcosa di completamente diverso rispetto a qualsiasi altra cosa presente sul mercato.
Siamo stati tra i primi a ricevere in prova il nuovo gruppo idraulico, direttamente dalla Spagna, così da potervi dare le prime impressioni di utilizzo di componenti che arriveranno sul mercato a breve: a partire da aprile.
Il telaio sul quale la Casa di Madrid ci ha montato il gruppo è un Argon18 Gallium Pro, ovviamente in versione disc, dato che la nuova trasmissione è declinata solo in versione dedicata ad un impianto frenante a disco (realizzato da Magura), non rim brake.
È però sul deragliatore posteriore tutto nuovo che si concentreranno le attenzioni del test che abbiamo già iniziato e sul quale stiamo approfondendo il nostro test.
Vale la pena raccontarvi le prime impressioni, il primo feeling.
Se, come chi scrive, fino al giorno prima si è utilizzato trasmissioni di tipo elettronico, il passaggio ad una cambiata attuata da un serbatoio idraulico inizialmente disorienta, perché quel che si va ad azionare attraverso il comando (ovviamente unico perché qui manca il deragliatore anteriore) non è un pulsante ma una leva vera e propria che agisce su un circuito ad olio minerale.
Il sistema, al primo approccio, si è dimostrato molto efficiente, sia nella discesa che nella risalita della catena e ci siamo resi conto che acquisire la giusta sensibilità nell’azionamento della leva di comando sia solo questione di abitudine e ci vuole qualche uscita per rendere automatico l’azionamento del sistema.
Una pressione prolungata attiva la risalita, una pressione dolce la discesa della catena: nulla di più semplice, quindi intuitivo.
Meccanica, anzi, idraulica a parte, ciò con cui bisogna familiarizzare e che va testato effettivamente sul campo è inoltre la reale adattabilità di una trasmissione monocorona per l’uso stradistico, aspetto su cui Rotor sta credendo e spingendo da tempo, aspetto che va in controtendenza rispetto alle scelte di altri player (primo tra tutti Sram, che con la nuova componentistica di classe Red Axs è tornato a caldeggiare apertamente la doppia confinando il monocorona al ciclocross) e aspetto che proprio su un’inedita cassetta a 13 velocità può avere quel senso che tanti altri faticano a trovare.
Galleria fotografica
Specifiche tecniche pesi e prezzi
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La prima occhiata in fiera
Maurizio Coccia
Mi permetto di notare che poche settimane fa, presentando il nuovo Sram Axs, Cyclinside parlava di un gruppo con soluzioni orientate ad incentivare la soluzione 1x al posto della doppia. Ora leggo che Sram con l`Axs è tornato a caldeggiare apertamente la doppia confinando il monocorona al ciclocross… Alcuni corridori Trek Segafredo stanno addirittura correndo con il monocorona, segno che Sram spinge verso questa soluzione anche su strada. Nb: Degenkolb ha dovuto alzare bandiera bianca per la caduta della catena del suo 1x giù dal Poggio.