I caschi nel ciclismo sono stati spesso visti come un limite: se sono aerodinamici rischiano di non far circolare l’aria come si deve, se fanno passare aria, perdono in prestazioni. Specialized presenta, proprio per il Tour de France, tre nuovi modelli che rivoluzionano questa concezione e offrono il meglio ai corridori in ogni tappa.
Per ottenere il risultato ottimale Specialized ha sfruttato il lavoro di un team di ingegneri che sono partiti da un software avanzato di modellazione e analisi degli elementi finiti e di fluidodinamica computazionale (FEA e CFD) per approdare direttamente in galleria del vento.
Evade 3: il più aerodinamico respira di più
S-Works Evade è il casco più aerodinamico nell’uso stradistico e, nella sua terza versione, è stato completamente riprogettato nella parte interna per migliorare lo scorrimento dell’aria. Nella parte posteriore è stato realizzato un nuovo diffusore che espelle il 10 per cento in più di aria favorendo, quindi, la circolazione interna quando aumenta la velocità.
È aumentata anche la dimensione delle prese d’aria anteriori e il sistema Mips Air node aiuta la ventilazione. È integrata direttamente nell’imbottitura del casco, con un sottile strato a basso attrito progettato per dissipare le forze di rotazione. Sono stati aggiunti dei fori per massimizzare la traspirabilità, le prestazioni, il comfort e, in definitiva, c’è anche un risparmio di peso. Sempre per il comfort, poi, è presente il sistema Tri-Fix, regolabile che permette una calzata personalizzata.
La schiuma Eps a doppia densità è inserita in una calotta avvolgente in policarbonato di alta qualità.
S-Works Prevail 3: il più ventilato
Per le gare più calde, come le tappe in salita del Tour, Specialized ha elaborato il nuovo casco S-Works Prevail 3. La superficie di ventilazione è stata aumentata del 24,5 per cento rispetto al modello precedente (S-Works Prevail II Vent) e fa di questo casco il più “aperto” che Specialized abbia mai realizzato.
Per poter ottenere questo risultato, garantendo la massima sicurezza della protezione, sono stati introdotti dei “cavi” in aramide che attraversano il casco e sono ancorati ai pannelli laterali in fibra di carbonio. La tecnologia AirCage prevede che in caso di impatto le forze vengano distribuite su tutto il casco riducendone gli effetti dannosi. Anche per questo modello sono presenti il Mips Air Node per la massima ventialzione e il Tri-fix regolabile per il comfort. È possibile anche la regolazione della base occipitale che favorisce, oltre al comfort, anche la compatibilità con gli occhiali. La chiusrua “Mindest Angi-Ready permette un grip migliore e una regolazione facile anche mentre si pedala.
S-Works TT 5: per le crono
L’esaltazione dell’aerodinamica è con il casco S-Works TT5 dedicato alle gare contro il tempo. La nuova forma permette di avvicinare la parte posteriore del casco alle spalle dell’atleta col risultato di ridurre i vortici d’aria. Si è calcolato che solo con questa modifica si possano guadagnare fino a 26 secondi in una prova a cronometro di 40 chilometri.
Il copricapo interno è parte integrante del casco S-Works TT5, ed aiuta a mantenere una posizione ottimale della testa mentre si pedala. Allo stesso tempo mitigherà le forze rotazionali durante un eventuale impatto (Mips Air Node).
Il casco S-Works TT5 viene fornito con una maschera con ottica di classe 1 per zero distorsioni quando si guarda in basso la strada, a differenza delle lenti tradizionali che sono tipicamente formate da un pezzo di plastica trasparente. Il rivestimento idrofobico e anti-appannamento (EN 166) della lente aiuta la visibilità in caso di cambiamento climatico durante la gara.
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30 giu 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside