Il materiale che gli dà corpo è simile a quello che Schwalbe usa per le già note (e apprezzate) camere d’aria: un poliuretano termoplastico non a caso noto come TPU, che dona al componente durevolezza, minima resistenza al rotolamento e soprattutto estrema leggerezza.
La novità è che da oggi in poi verrà usato per realizzare anche le coperture, che, esattamente come le camere, potranno pregiarsi di vantaggi e di prerogative tecniche similari.
Stiamo parlando della tecnologia Aerothan, che l’azienda tedesca sta estendendo anche alle coperture, le stesse che si sono viste per la volta al pubblico in versione di prototipo alla scorsa Eurobike e che noi abbiamo avuto il modo di provare in anteprima e in esclusiva sulla nuova Scott Addict RC di cui parliamo qui.
Le caratteristiche tecniche

Felix Schaefermeier, il product manager Schwalbe che sta seguendo lo sviluppo delle coperture Aerothan, è stato parco di informazioni, perché questo progetto è solo nella fase iniziale, nel senso che nel 2025 sicuramente arriveranno altri modelli di gomme Aerothan, per questo nel momento in cui scriviamo la Casa non può rilasciare troppe informazioni dettagliate in merito.
Schwalbe però ci informa del fatto che le nuove coperture Aerothan:
- prevedono una apposizione del battistrada sulla carcassa che segue uno standard completamente diverso rispetto a quello “convenzionale”
- riducono in modo significativo il peso (la gomma con sezione nominale da 28 mm che abbiamo provato pesava circa 150/160 grammi)
- garantiscono minima resistenza al rotolamento
- migliorano l’efficienza e riducono la resistenza al rotolamento
- aumentano la resistenza alle forature
- elevano la durata
Le coperture in Aerothan risultano da un processo di costruzione brevettato e garantiscono compatibilità nell’utilizzo tubeless ready, ma performano al meglio se usate con le camera d’aria in TPU, esattamente come le omonime camere d’aria Aerothan Schwalbe: questo è stato esattamente il caso nostro, che le abbiamo trovate montate con camera interna su un paio di leggerissime ruote Syncros Capital SL.
Tra l’altro questo significa che oltre a quelli con “uncino”, sono compatibili anche con i cerchi hookless senza uncino come sono quelli Syncros.
Prime impressioni
Difficile individuare e isolare quanto dell’enorme patrimonio prestazionale di una bici come la Addict RC in versione Ultimate che abbiamo provato provenga da queste rivoluzionare e leggerissime coperture di Schwalbe. Quel che è certo è che queste gomme hanno concorso non poco a contenere il peso dalla bici intera a 5,9 chilogrammi.
Non solo: oltre alla scorrevolezza, al feeling decisamente comodo (il product manager mi ha consigliato di gonfiarle a 4.2 atmosfere, per me che peso 67 chili) posso aggiungere che ciò che colpisce al tatto è la consistenza quasi “impalpabile” di questa carcassa, che a toccarla sempre quasi carta e che al tatto sembra avere decisamente meno elasticità e morbidezza di una copertura tradizionale.
Più o meno è la stessa differenza che si percepisce confrontando una camera in TPU con una convenzionale.
In merito alla sezione infine, la sola sezione di copertura in Aerothan ad oggi realizzata da Schwalbe ha una sezione nominale da 28 millimetri, che sul cerchio hookless da 25 mm di canale interno delle Syncros Capital SL0 ha sviluppato una sezione reale di 29 millimetri.
Per altre novità, non resta altro che rimanere sintonizzati sui “canali” Schwalbe, o anche sui nostri se preferite.
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