Chiedete a Damiano Cunego come si guida sullo sterrato e vi inizierà a raccontare di quella tappa del 2010. Niente biciclette gravel allora, nemmeno freni a disco e coperture più larghe. Si sgonfiavano un po’ le gomme, neanche troppo, e via (le sezioni non erano ancora comunemente da 25 o da 28 come oggi).
Il racconto del corridore, ormai ex da neanche un anno (e la gamba, in effetti fa ancora paura come quella dei giorni migliori), è per i soci del Ciclo Club Eroica. È l’esordio della prima giornata dedicata a Nova Eroica. La manifestazione che fa centro a Buonconvento e ripercorre buona parte degli sterrati dell’Eroica, alcune di quelle calcate dai corridori delle Strade Bianche.
Cunego si racconta, partendo da quei 220 chilometri che portarono i corridori da Carrara a Montalcino nella settima tappa di quel Giro d’Italia 2010. Quello fu il suo primo contatto con le strade bianche e «No, devo dire che quella volta non lo trovai molto divertente. Gli occhi mi hanno bruciato per una settimana, dopo quella frazione, ma poi mi è capitato di tornarci più in là, col bel tempo è tutta un’altra cosa e ho iniziato a innamorarmene».
Val d’Orcia, Crete Senesi, colline pettinate di velluto e colza, verde e rosso toscano, è qui che Damiano Cunego ha inaugurato la collaborazione con l’Eroica, dopo averla pedalata con gli amici nell’edizione di Gaiole del 2018.
Ora Cunego è tornato a raccontarsi ma anche a offrire la sua esperienza. Fa un certo effetto sentirlo parlare di “giovani”, lui che proprio non sembra un vecchio.
«Il manubrio va tenuto bene ragazzi, perché le botte che arrivano sono forti e non deve scappare via, ma guai a tenere le braccia dritte, ci deve essere sempre un angolo sul gomito, per ammortizzare.
«Poi frenate il più possibile col freno posteriore. L’anteriore, sullo sterrato, può farvi scappare via la bicicletta anche sul rettilineo, basta un po’ di pendenza».
Il corso, per i fortunati del Ciclo Club Eroica e alcuni giornalisti, si conclude con una pedalata con Damiano che pedala in scioltezza da sembrare neanche sull’asfalto, mentre gli altri si danno da fare sulle strade scivolose di polvere. Affianca i ciclisti, dà qualche consiglio, di ferma ad aiutare per un piccolo incidente meccanico.
E domenica lo vedremo pedalare sulle strade di Nova Eroica.
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Ulteriori informazioni: https://www.novaeroica.it/
Guido P. Rubino