La prima è stata bagnata, epica, come si addice alla Parigi Roubaix. L’edizione femminile dell’esordio ha visto le atlete sfidarsi su fondo bagnato e difficile. Appare decisamente meglio quello di quest’anno che promette di essere asciutto ma, per molti versi, non più facile. Per le atlete ne menà ci sono 125 chilometri con 17 settori di pavé.
Per le atlete del team SD Worx saranno a disposizione le Specialized Roubaix, biciclette nate appositamente per questa gara e dotata di soluzioni tecniche studiate per aiutare cicliste e ciclisti a sopportare le botte del fondo stradale più difficile di tutte le gare. La bicicletta è dotata del Future Shock 2.0 che permette di assorbire le vibrazioni tra tubo di sterzo e attacco manubrio. Una soluzione molto intelligente che non va a modificare la geometria della bicicletta così come avviene con una normale forcella ammortizzata.
Le atlete dellai SD Worx beneficeranno anche di selle Body Geometry e, con gli stessi principi, anche di scarpe e caschi Specialized. Anche l’abbigliamento è realizzato dalla casa americana così come i copertoncini Turbo (tra i pochi team a non utilizzare coperture tubeless).
Qui le immagini delle Specialized Roubaix di Christine Marjerus e della nostra Elena Cecchini con colorazione personalizzata Grit and Grace.
Ulteriori informazioni: https://www.specialized.com/it/it
16 apr 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside