La bicicletta sta osando sempre di più. Se questo lascia perplessi (e anche contrariati) alcuni utenti, c’è da apprezzarne comunque la vitalità delle idee, sempre positiva. Elettronica, freni a disco e rivoluzione dei rapporti sono solo le ultime voci di una tabella di marcia che parla di innovazione e cerca di spingersi oltre le abitudini radicate e apprezzate dai più.
E se si potesse fare meglio?
La domanda è quella che i progettisti di tutte le aziende hanno stampata ben chiaro nella loro mente. Andare avanti è un obbligo commerciale (non paia brutto che le aziende inseguano un guadagno!) ma anche evolutivo: se si evolve la tecnologia è giusto che la bicicletta possa seguirla. Poi ognuno farà le sue scelte in base alle necessità e al piacere di avere un mezzo moderno.
>>> Doppia, tripla o… singola?
La nuova frontiera pare proprio la scelta dei rapporti. L’arrivo sul mercato del cambio WiFLi per il gruppo top di gamma di Sram è un gradino di un’evoluzione che la stessa azienda americana non nasconde: e se si andasse verso l’1x anche su strada?
Sram l’ha proposto nella mountain bike e nel ciclocross. Molti hanno apprezzato e usano la moltiplica singola regolarmente ormai nelle loro discipline. Altri proseguono con la doppia e va bene così.
>>> Evoluzione 1x: sentite Sram
Ma l’evoluzione non è soltanto togliere una moltiplica e cercare di compensare con un pignone enorme sul posteriore e una scala di rapporti per forza un po’ sacrificata (pur mantenendo lo stesso range), si tratta di ripensare tutto il sistema in concerto con altre soluzioni tecniche. Tempo fa abbiamo parlato di come si va ad allargare il carro posteriore: serve a far spazio al freno a disco, certo, ma lo spazio aumenta anche sul lato pignoni.
>>> I mozzi diventano più larghi
Al contempo, però, dovranno cambiare anche le catene perché un aumento del genere porta inevitabilmente a problemi di linea di catena. Anche qui c’è chi sta ragionandoci su: chi ha detto che la catena dovrà essere sempre così come la conosciamo?
Piccoli passi che portano sempre lontano, ma tranquilli: la bicicletta non perderà mai la sua essenza, aumenterà solo per varietà e offerta e questo non sarà mai un male.
GR
uso il monocorona sulla bdc da un po’ ormai e come ogni cosa ha pregi e difetti. io uso una corona da 44 e un pacco 10-42. come estensione dei rapporti ci siamo. il “problema” sono i salti. personalmente non lo considero affatto un problema. i limiti li ho riscontrati su salite lunghe fatte in gruppo a “passo decisamente svelto”. in questi casi se ci ritrova tra due rapporti bisogna imparare a saltare dall’uno all’altro gestendo cuore e gambe. per il resto il monocorona va più che bene. presto arriveranno anche le 12v, anche se non pareggeranno il n. di rapporti utilizzati (circa 14) di una configurazione standard. ovviamente allo stato attuale non è una soluzione che può piacere a tutti. non tanto per l’estensione dei rapporti (con una 10-42 la coperta è abbastanza lunga) ma per i salti. e bisogna anche considerare che la scelta ad oggi è limitata.
Ancora cinque anni e poi torneremo alle tre corone anteriori è la legge del mercato magari con le ruote da 32 ……
Monocorona da 53, anche solo con un 12-32 dietro e si va già dappertutto!