11 lug 2018 – Urban Arrow produce cargo bike da quasi vent’anni. È un marchio olandese, lì dove questa categoria di biciclette con cui puoi trasportare davvero di tutto sono nate e diffusissime per le strade delle città di grandi, medie e piccole dimensioni.
Le cargo bike moderne hanno forme, struttura e colori che spesso cambiano, ma l’architettura generale rimane la stessa, con un avantreno e un retrotreno intramezzati da un capiente vano di carico su cui in genere puoi caricare oltre cento chili di peso. Capienti e pratiche, sì, ma il limite comune a tutte le “cargo” è il passo totale lunghissimo, che proprio in ragione della loro struttura arriva di solido a due metri e mezzo. Sulla bicicletta il passo totale è la distanza che separa il mozzo anteriore da quello posteriore ed evidentemente due metri e mezzo sono una misura a volte non facile da manovrare, ad esempio quando ci si trova in mezzo al traffico oppure per le viuzze strette di tanti centri urbani.
Proprio da questa considerazione è partita Urban Arrow per progettare la Shorty, che come suggerisce il nome fa della compattezza il suo punto di forza. La Shorty è una cargo bike con lunghezza totale di poco superiore a quella di una mtb 29er, ma nonostante questo ha un vano i cairco capiente, capace di trasportare fino a 80 chili di carico, carico che può essere rappresentato anche da un bimbo qualora si decida di acquistare il cassone provvisto di seggiolono omologato. Il cassone, appunto, si sviluppa principalmente in senso verticale e trova spazio tra una ruota posteriore compatta (da 20 pollici), che si differenza dalla posteriore da 26 pollici. Il cassone è realizzato in materale termolastico con eccellenti caratteristiche di isolamento termico, progettato appositamente così per i tanti rider che sulle cargo trasportano pizza a domicilio.
Così come la maggior parte delle attuali cargo, anche Shorty è assistita elettricamente, con una motorizzazione in posizioone centrale e una batteria Bosch alloggiata sotto il piantone corrispondente lo sterzo.
Per ulteriori informazioni: https://www.urbanarrow.com
Redazione Cyclinside