14 giu 2017 – Ci sono tante novità che si stanno addensando per la stagione 2018 di Specialized. Di alcune vi diremo presto, per altre ci sarà da aspettare un po’. Intanto si pedala nel Summer Camp che la ditta americana ha allestito in New Jersey, un’oretta e poco più di auto da New York in un caldo insolitamente soffocante.
C’è un quaderno sempre più zeppo di appunti da raccontarvi e schede digitali da scaricare dalla macchina fotografica.
Quella del 2018 non è solo una presentazione di prodotti, ma soprattutto l’introduzione di diversi concetti che danno idea delle tendenze del mercato e di dove Specialized lo voglia spingere. Pur confermando i propri clienti storici (chi vuole la performance di alto livello avrà di che leccarsi i baffi), Specialized punta ad un mercato fatto anche di nuovi utenti che vogliono divertirsi in bicicletta sfruttando i pedali in ogni occasione e a prescindere dal fondo stradale.

È convinto dell’evoluzione anche un mostro sacro come Ned Overend, il primo a vincere il mondiale di mountain bike, nel 1990, ed oggi tester e uomo immagine storico di Specialized. «C’è tanta tecnologia sviluppata per la mountain bike che si può sfruttare su strada – spiega Overend – e al mercato non può che giovare».
Poi ognuno, ovvimente, farà le sue scelte. Oppure potrà posizionarsi nel mezzo, in quel segmento “gravel” che prende sempre più piede oltreoceano e non solo.

Ecco che allora assume un significato interessante il video di Peter Sagan che, per una volta, le acrobazie le fa con un’auto, ma sul tettuccio ha sistemata la nuova Diverge (anteprima di cui vi diremo presto, anzi, prestissimo). Il due volte campione del mondo, a ben vedere, è la congiunzione perfetta tra due mondi, quello dell’asfalto e quello del fuoristrada, che fino a qualche tempo fa sembravano molto lontani tra loro.

Godetevi questo video. Poi restate sintonizzati:
Ed ecco svelata la nuova bicicletta:
Guido P. Rubino