16 apr 2019 – L’occasione per testare il Force eTap AXS, ovvero il nuovo gruppo trasmissione della Sram, ci è stata data a Girona, Spagna, proprio durante la presentazione ufficiale che la casa statunitense ha fatto del suo nuovo reparto wireless a dodici velocità. Lo ricordiamo, il Force eTap AXS è il gruppo che segue in gamma il “fratello maggiore” – e top di gamma – Red eTap AXS. Dei dettagli tecnici, dei prezzi e delle specifiche del nuovo sistema abbiamo già parlato su Cyclinside (si veda l’articolo riportato sotto); in questa occasione ci concentriamo invece sul feeling e sulle impressioni generali che ci ha dato il nuovo gruppo, che noi di Cyclinside abbiamo testato in due delle numerose declinazioni possibili.
Un gruppo, più declinazioni
Negli intenti di Sram il Force eTap AXS si pone come gruppo trasmissione trasversale: ancor più del fratello maggiore Red eTap AXS, che è destinato più prettamente (ma non esclusivamente) al mondo dell’agonismo stradistico di altissimo livello, il nuovo “Force” è gruppo che può indifferentemente trovare orizzonti di utilizzo sia in ambito stradistico, sia ciclocrossistico, sia nel gravel biking, sia nelle cronometro/triathlon.
Ad assegnare al gruppo questa polivalenza è sia l’ampiezza degli sviluppi metrici realizzabili tra corone e pignoni, ma soprattutto la disponibilità delle numerose opzioni prodotte: chi ama il ciclismo stradistico potrà ad esempio scegliere la guarnitura doppia e un sistema frenante sia a disco oppure rim-brake; da parte sua, chi ama il gravel biking o il ciclocross può optare per la soluzione monocorona accoppiata – perché no – ai comandi satellite Blips da montare sul manubrio oppure unita al reggisella telescopico RockShox Reverb gestibile sempre da un comando remoto montato sul manubrio; chi, invece, si cimenta nelle cronometro e nel triathlon potrà indirizzarsi verso la configurazione “aero”, con comandi e guarnitura monocorona dedicati. Ad accomunare tutte queste versioni, lo ricordiamo, sono prezzi che fanno invidia non solo ai reparti trasmissione omologhi delle rispettive Case concorrenti, ma che rischiano di fare concorrenza in casa, al gruppo top di gamma Red eTap AXS. Rispetto a quest’ultimo il costo del Force è infatti praticamente a dimezzato, ma con caratteristiche di utilizzo che decisamente non propongono lo stesso gap.
Doppio test: su una “road” e su una gravel-bike
Il test che abbiamo effettuato in Spagna, in occasione del lancio del Force eTap AXS, non è stato certo un test di durata (180 chilometri durante le tre uscite in tutto), ma ci ha permesso comunque di avere una attendibile prima impressione generale frutto di due uscite effettuate una su una bici gravel montata con il nuovo reparto (una Specialized Diverge), l’altra su una bici stradistica (una Canyon Ultimate CF Slx). In entrambi i casi le bici erano montate con freni a disco e entrambi con una guarnitura doppia, 48-35 per la Canyon, 46-33 per la Specialized, mentre il pacco pignoni era nel primo caso un 10-28, e un 10-33 nel secondo. Si tratta di rapportature, lo ricordiamo, identiche a quelle disponibili nel bouquet del Red eTap AXS, gruppo che non possiamo non prendere come termine di confronto nel momento di dare delle impressioni e un giudizio sul suo “fratello minore”. Infine, entrambe le bici erano munite dei comandi satelliti Blips montati sulla porzione alto centrale del manubrio, sotto il nastro.
Velocità delle cambiate ed ergonomia
I product manager Sram ce lo hanno detto chiaramente: il nuovo Force eTap AXS utilizza la stessa architettura di funzionamento del nuovo Red eTap, gli stessi software e gli stessi motori sui due deragliatori. Questo significa che non esistono differenze tra i due sistemi in merito alla velocità e alle operatività di cambiate e deragliate. Tutto questo lo confermiamo anche alle luce del test comparativo che abbiamo svolto in Spagna: proprio per provare a trovare qualche differenza, dopo aver pedalato con il “Force,” abbiamo inforcato una bici test montata con il “Red”: effettivamente le sensazioni dal punto di vista della velocità della transizione tra un ingranaggio e l’altro sono state le medesime, così come la stessa è la velocità quando sulla cassetta si innestano cambiate multiple (in discesa o in risalita) tenendo il dito premuto sulle “leve pulsante” sul comando.
A dire il vero, sempre in merito alla velocità, non abbiamo percepito differenze significative tra il nuovo gruppo di generazione eTap e il precedente eTap, ossia il Red a 11 velocità, e questo riguarda sia la transizione della catena sui pignoni che sulle due corone. Di differenza – molto leggera a dire il vero – possiamo invece parlare in merito al feeling percepito quando la catena Flattop scende oppure sale sulle corone: soltanto in questo caso è percepibile una certa differenza tra i due reparti, nel senso che sul Red la transizione è ancor più fluida e pulita rispetto a quel che si percepisce sul Force e questo sicuramente è dovuto ai diversi materiali che utilizza la guarnitura Force e soprattutto al fatto che su questa le corone sono due pezzi distinti, al posto della struttura in un sol pezzo del Red.
La stessa differenza strutturale caratterizza il paco pignoni del Red e del Force (in pezzo unico il primo, con ingranaggi separati il secondo), ma in questo caso, davvero, non abbiamo percepito alcuna differenza tra i due gruppi. Parlando di facilità e immediatezza nelle cambiate un unico appunto lo riserviamo solo ai comandi di cambiata remota Blips, da montare sotto il nastro manubrio: rispetto a quelli del concorrente nipponico sono sicuramente un po’ più duri da azionare, sicuramente perché posizionati sotto il nastro e non esposti come accade nel primo caso.
Un reparto “e” silenzioso
Come il Red anche il Force è un gruppo estremamente silenzioso praticamente su tutto il range di moltipliche utili: soltanto quando si utilizza la combinazione “corona grande/pignone grande” si sente un leggero rumore dovuto alla frizione delle maglie, rumore che scompare del tutto passando già sul penultimo pignone. Nessun rumore o nessuna “sofferenza” le abbiamo rilevate anche nell’incrocio “corona piccola/pignone piccolo”, più che altro perché sui nuovi gruppi di generazione eTap questo incrocio è inibito al sistema e la combinazione più “incrociata” che si può tenere è quella “corona piccola, secondo ingranaggio”.
Moltipliche per tutti i gusti
Le moltipliche che abbiamo trovato montate sia per la Canyon da strada sia per la Specialized da gravel si sono rilevate ottimali; ottimali sia per per le caratteristiche delle due diverse specialità ciclistiche, sia per l’altimetria mista dei percorsi definiti per i test. Ricordiamo del resto che i rapporti utili sul Force eTap AXS sono i medesimi che caratterizzano l’offerta del Red (fatto salvo il doppio plateau 50-37 destinato ai corridori stradisti, che invece sul Force manca) e confermano la bontà di un allestimento moltipliche davvero in grado di adattarsi a tutte le situazioni possibili e tutti i livelli di pratica, come già avevamo scritto qui nella prova effettuata con il Red eTap Axs.
Ergonomia dei comandi e feeling della frenata “disc”
Anche le dimensioni, la forma e le caratteristiche dei comandi cambio sono gli stessi sia che si parli di Red che di Force eTap AXS. Tra l’altro il copricomando di entrambi i reparti è lo stesso, così come comune a entrambi i gruppi è la forma ergonomica della leva freno, comoda da afferrare e facile da personalizzare nella presa, grazie alla possibilità di regolare velocemente il reach con una chiave esagonale.
Passando ai freni, in questo caso la differenza tra la componentistica di classe Force e Red è solo nelle pinze, visto che i rotori sono gli stessi. Il contatto tra le pastiglie dei freni a disco di classe Force è morbido e “leggero”, con una frenata che è comunque potente ed estremamente progressiva tanto più si spinge sulle leve. Particolare importante su un impianto frenante di tipo disc è il fatto che in 180 chilometri di test non abbiamo mai sentito rumori provenire dai rotori, anche in seguito a frenate decise o in seguito ad un azionamento prolungato sulla leva freno. Ed anche in questo caso, ci è parso davvero difficile trovare differenze tra le frenate marcate “Red” e quelle siglate “Force”.
L’interazione con la App
Oltre alla prova del gruppo in sé, ci sarebbe piaciuto “smanettare” un po’ con la nuova applicazione Sram AXS, che consente attraverso uno smartphone di interagire con tutti i nuovi reparti wireless della Sram per personalizzare, gestire e monitorare l’intero reparto trasmissione e i suoi singoli componenti. Purtroppo, però, ci siamo dovuti accontentare di quel che ci ha mostrato con il suo iPhone il product manager JP McCarthy: dopo aver provato invano ad accoppiare il nostro Huawei lo stesso ci ha detto che, ad oggi, l’applicazione non funziona con alcuni dispositivi, ma che per questo bisognerà aspettare qualche settimana.
Dedicato a chi?
Per chi è più indicato il gruppo Sram Force eTap AXS? Lo abbiamo detto, è adatto ad una platea di utilizzatori eterogenea, che va dagli stradisti ai crossisti passando per i cronoman e gli amanti del ciclismo “gravel”. Il grosso valore aggiunto di questo reparto, però, è il rapporto qualità/prestazioni/prezzo strepitoso, che è già diventato una carta vincente per i tanti produttori che lo hanno eletto subito a scelta prioritaria per il primo montaggio delle loro bici e che – ne siamo sicuri – sarà particolarmente appetibile, concorrenziale e ricercato anche sul segmento dell’after-market. Senza neanche andare a scomodare improbabili ipotesi di confronto con i gruppi omologhi delle Case concorrenti (l’Ultegra Di2 per Shimano? Il Record Eps per Campagnolo?) il nuovo Force ha caratteristiche funzionali e costi che possono mettere in seria difficoltà il top di gamma Red, rispetto al quale vanta un prezzo che è praticamente dimezzato.
Tutti i dettagli del gruppo. La nostra presentazione
Sram Force eTap AXS, 12 velocità wireless a un prezzo contenuto
Ulteriori informazioni: https://www.sram.com/
Maurizio Coccia