16 ott 2020 – Stamattina Davide Cassani ha fatto un intervento piuttosto duro, su Facebook, a commento delle squadre che spingono verso uno stop anticipato del Giro d’Italia. È da qualche giorno che la preoccupazione all’interno della corsa rosa, a causa del diffondersi della pandemia, è in crescita. Alcune dichiarazioni dei corridori (ieri De Gendt ha dichiarato di pensare poco alla tattica di corsa per la preoccupazione sulla salute) atte anche a mettere in evidenza eventuali pecche dell’organizzazione denotano un atteggiamento decisamente negativo di molti corridori e certamente di alcune squadre che hanno già detto la loro al riguardo addirittura contattando l’UCI per prendere la decisione di interrompere la corsa alla fine del week end.
Cassani mette in evidenza come uno stop, a questo punto, e anche l’annullamento della Vuelta paventato da molti (in effetti ci sono molti dubbi in giro) sarebbe una leva comoda per molte squadre per risparmiare soldi. Come? non pagando i corridori che hanno corso davvero poco rispetto a quanto contrattualizzato. Al di là della sicurezza che deve essere senza alcun dubbio prioritaria, attenzione quindi a soffiare a favore di uno stop anticipato della stagione. Ok, si è fatto il Tour de France che è la chiave di tutta la stagione (non è fantaciclismo l’ipotesi che se fosse saltata la corsa francese la maggior parte delle formazioni World Tour sarebbe fallita), ma non è un segreto che molte formazioni siano in crisi, da chi ha già annunciato da mesi lo stop a fine stagione a chi comunque ha concordato stipendi ridotti.
Certamente una spinta del genere non è avvenuta al Tour anche quando in Francia la situazione della pandemia era più grave della nostra situazione attuale.
Ecco cosa dice Davide Cassani:
Redazione Cyclinside (foto d’apertura: MDD)