Per fare spettacolo avrebbe dovuto perdere. Era così che l’immaginavamo, ormai, la Strade Bianche, gara alla maturità ciclistica che ha superato ormai i 200 chilometri a favore degli scettici.
L’edizione del 2025 è diventata il riassunto delle puntate precedenti. Pogacar-Pidcock-Pogacar nelle ultime edizioni e via da soli in fuga quindi, con Connor Swift recuperato per strada dalla fuga di mattina. Corsa a tre fino alla caduta inaspettata di Pogacar. Avevamo mai visto la maglia iridata strappata? Strappata e offesa, un capitombolo nell’erba dopo una scivolata sull’asfalto a grattare via pantaloncini e pelle.
Il Campione del Mondo è ripartito come un diavolo, ha recuperato Swift in un battibaleno ed è rientrato al volo su Pidcock che dopo un inizio dubbioso ha smesso di tirare e ha aspettato Pogacar. Tanto nervosismo è bastato per lasciare sulle ruote il povero Swift.

La caduta ha cambiato un po’ la gara. Pogacar pur favorito non ha più tirato con la forza cui siamo sempre stati abituati e ha lasciato a Pidcock gran parte dell’onere del vento.
Pausa, prima del finale
Il risultato è stato ovvio: più tranquillità davanti e secondi recuperati dietro anche se non si è visto un vero e proprio inseguimento. Più un normale lasciare scorrere della gara. Meglio salvare un terzo posto da giocare o sfinirsi per poi arrivare comunque all’arrivo con quei due che fanno paura anche coi graffi?
La decisione dietro sembrava presa e ovvia.
Oppure sapevano già.
Sapevano che Pogacar si sarebbe ripreso, che sarebbe partito, che Colle Pinzuto sarebbe stato giudice definitivo a 18 chilometri dall’arrivo.
E allora il film è ripartito da dove aveva lasciato al momento della scivolata iridata.
Pogacar ha accelerato quasi con dolcezza, composto come quelli che non si sa mai. Pidcock dietro ad agitarsi, a non perdere le ruote a concentrarsi a guardare la gomma dell’avversario come se lo guardo servisse a restare attaccato. In quei momenti pensi tutto, anche l’irragionevole.
Ma il ragionevole era inesorabile: Pogacar è stato il più forte anche col sangue al vento di graffi e Lycra strappati. In un attimo ha ridato il minuto agli inseguitori e 35 secondi a Pidcock. Tendenti all’aumento.
Dietro, intanto, è partito anche Tim Wellens per completare il podio di una UAE stellare.
Con la terza vittoria anche Pogacar, dopo Cancellara, si è conquistato il titolo da mettere in un tratto di sterrato che gli verrà intitolato.
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