3 mar 2017 – Quando, l’anno scorso, aveva tagliato il traguardo per primo alla Strade Bianche, la corsa di cui si disputerà domani la nuova edizione con arrivo a Siena, Fabian Cancellara l’aveva detto: la cosa più bella è la scommessa vinta con i miei amici. C’era in ballo una birra o forse del vino. Una dichiarazione d’amore per una corsa che l’ha visto protagonista ma anche per una terra che sa sempre più di ciclismo, dall’Eroica ai giorni nostri, con la manifestazione professionistica che, unica al mondo, ne discende direttamente.
E allora gli organizzatori delle Strade Bianche hanno voluto omaggiare lo svizzero, ormai ex, intitolandogli un tratto di sterrato della “classica del nord più a sud d’Europa”. A Cancellara è stato dedicato uno dei tratti più duri di sterrato, quello del monte Sante Marie, una salita ostica, non lunghissima per le gambe dei corridori, ma con pendenze davvero difficili anche perché la bicicletta tende a scappare via ad alzarsi sui pedali e c’è solo da spingere forte… come sa fare uno come Cancellara. Peccato solo che il cippo commemorativo abbia dimenticato completamente L’Eroica, senza la quale non ci sarebbero neanche le Strade Bianche. Ma questa è un’altra storia che abbiamo già raccontato.
A rimarcare l’unione tra ciclismo, territorio e stile di vita, lo stesso Cancellara, con i giornalisti, è andato a festeggiare l’evento con un buon Chianti (foto sotto).
Redazione Cyclinside