7 apr 2018 – Fummo tra i primissimi, ormai più di due anni fa, ad aver modo di testare quello che allora si presentava come un nuovissimo ed innovativo sistema con il quale misurare il proprio stato di forma e, di conseguenza, il carico di allenamento sostenibile ed ottimale.
>>> Il nostro test con SuperOp
Fu un test lungo che portammo avanti per mesi, d’altra parte il sistema stesso richiede almeno 6/8 settimane per entrare totalmente “in sintonia” con l’utilizzatore, ma vi confessiamo che da allora non abbiamo mai smesso di usare SuperOp apprezzandone sempre di più i preghi, riuscendo a capire sempre meglio sia le risposte dello strumento (anche quelle apparentemente un po’ strane) sia i suoi, pochi, limiti.
In questi due anni SuperOp ha avuto una diffusione enorme nel nostro Paese principalmente grazie alla sua versatilità che permette a sportivi di qualsiasi disciplina e di qualsiasi livello di avere risposte personalizzate e concrete sul proprio stato di forma: passando dal mondo dell’atletica, al canottaggio, al nuoto, al calcio, al triathlon, al ciclismo e chi più ne ha più ne metta.
Lo strumento ha accompagnato gli allenamenti di decine di migliaia di atleti con casi anche di livello assoluto mondiale come quello di Vincenzo Nibali e di tutto il Team Bahrain Merida o di Simone Ruffini, vincitore nel 2017 della coppa del Mondo della 10 chilometri in acque libere.
Già nella nostra primissima recensione, pensando alle possibili migliorie da apportare al sistema annotammo che ”… potrebbe essere quello di migliorare le indicazioni che l’utente inserisce sugli allenamenti sostenuti (quantità ed intensità), magari inserendo qualche specifica in più o addirittura prevedendo una sorta di dialogo tra la app ed i più comuni software di analisi dati (ad ex Garmin Connect, TrainingPeaks, PolarPersonalTrainer…) in modo da poter utilizzare gli indici TSS dei vari allenamenti per rendere il tutto ancora più preciso ed oggettivo. Chi pratica più di una disciplina avrebbe da questo un riscontro più preciso su quanto un certo tipo di allenamento affatichi il proprio fisico (come sappiamo vi sono grosse differenze, soprattutto a livello muscolare ma anche in termini di soglie cardiache, tra discipline diverse come nuoto, ciclismo o running).”
Ebbene, a distanza di due anni, dopo l’uscita dell’ultima e riuscita release della app che comanda il sistema possiamo dire che ci avevamo visto lungo perché è proprio questa l’interessantissima innovazione: da oggi è possibile far calcolare direttamente dall’algoritmo i parametri quantità ed intensità dell’allenamento sostenuto il giorno precedente semplicemente inserendo gli indici TSS.
Per quanti non avessero ancora dimestichezza con questo fattore possiamo dire, semplificando al massimo, che gli indici TSS rappresentano un modo oggettivo per capire quanto un allenamento sia stato pesante e abbia impegnato il nostro fisico: viene calcolato, in funzione dello sport, sulla base di alcuni parametri (potenza in watt, velocità di soglia, frequenza cardiaca, etc). Alcuni noti sistemi di gestione degli allenamenti come TrainingPeaks o GarminConnect sono in grado di calcolare questo indice di stress offrendo così al termine di ogni allenamento un dato oggettivo che rappresenta in una cifra il livello di carico effettivo. Per capire al meglio vi consigliamo di dare una letta a questo interessante articolo scritto dagli inventori di questo sistema: https://help.trainingpeaks.com
In sostanza è ora possibile inserire insieme ai dati di pressione e bpm a riposo anche l’indice TSS ed i minuti di allenamento del giorno precedente. Il sistema richiede, come parametro di riferimento, i massimi di allenamento negli ultimi due mesi. In questo modo vengono calcolati direttamente dal sistema in maniera oggettiva i parametri quantità ed intensità risolvendo così ogni dubbio: viene così eliminata ogni soggettività in modo da rendere la risposta dello strumento sempre più oggettiva.
Volendo ancora spingerci oltre, ci perdoneranno gli sviluppatori di SuperOp, potrebbe essere davvero molto interessante prevedere insieme alla classica risposta dello strumento (indice metabolico espresso in percentuale) anche un’indicazione del massimo indice TSS sostenibile per il giorno in corso. Ed è proprio questo che, di nostra iniziativa stiamo testando: alcuni sistemi di allenamento permettono di elaborare degli allenamenti prevedendo con assoluta precisione il carico TSS che questo allenamento comporterà. Se SuperOp fosse in grado di “consigliarci” un indice TSS risulterebbe ancora più facile capire se e come allenarsi nel giorno, permettendo di svolgere esattamente l’allenamento ideale per il nostro obiettivo.
Ancora di più sottolineiamo oggi la grande utilità di questo strumento, con una punta di orgoglio ripetiamo che fummo tra i primi a crederci: al motto maximize your performance SuperOp è divenuta ormai la sana abitudine per molti di noi di misurarsi battiti e pressione la mattina al risveglio. Siamo curiosi di capire dove lo sviluppo porterà questo ottimo strumento che potenzialmente potrebbe diventare lo strumento definitivo, accanto al supporto di un preparatore, per una preparazione atletica (… ma anche psicologica ndr) di qualità.
Ulteriori informazioni: http://www.super-op.com/it/
Massimo Giacopuzzi