Non erano esagerazioni le immagini e le proiezioni dei giorni scorsi. Ma come fai a dire che Pogacar sta andando a vincere il Tour de France se è, intanto, a minuti dietro la maglia gialla?
Ecco, problema risolto nell’ottava tappa, quella con arrivo a Le Gran Bonnard che ci ha regalato l’impresa dello sloveno. E rimette ordine anche in classifica generale che era strappata, confusa da fughe e cadute. Ordine ristabilito. Anche con la vittoria di un ottimo Teuns che si è saputo gestire ed è sfuggito per un soffio dalla voracità di Pogacar lanciato verso una maglia gialla che, a questo punto, appare già definitiva.
Nelle corse cui ci siamo abituati fino a oggi, più o meno, l’attacco del campione o del favorito di giornata, avviene solitamente nell’ultima salita dove ci si gioca tutto. È perché Pogacar ha scompigliato ancora una volta le tattiche di questo Tour partendo sulla penultima salita e lasciando sul posto, come fossero fermi, gli avversari diretti.
È iniziato il Tour allo sbaraglio, quello senza capitani o quasi. Con le squadre che si trovano le carte rimescolate all’inizio delle montagne e devono tirare fuori qualcosa dal cappello, anche a giustificare budget che tengono a contratto corridori che sarebbero capitani di lusso in altre squadre.
Poi succede che ti trovi senza Roglic e Thomas e per Ineos e Jumbo si tratta di trovare altre idee, come per la Lotto improvvisamente senza Ewan e allora a tutta nelle fughe.
È così che la corsa esplode sin da subito nella confusione che non riesce a trovare un filo logico. Per definirla bisogna arrivare a metà tappa, quando si avvicinano davvero le grandi salite.
Ecco allora che uno come Pogacar non si è trovato più solo, per sua fortuna, con Formolo e McNulty a dare una mano e poi a menare a tutta nella penultima salita di giornata, il Col de Romme, che precede La Colombiere.
Pronti a tutta e pronti a tutto. Come Pogacar che è partito a 30 dall’arrivo con Carapaz a ruota giusto per poco a ristabilire i valori in campo mentre anche Van der Poel va alla deriva, infine, con la sua brillante maglia gialla.
Davanti a tutti Woods e Teuns cercavano di fare la sua impresa, dopo aver lasciato tutti, offuscato dall’azione di Pogacar.
Spazzati via tutti gli altri. Nella pioggia di giornata si sciolgono da Quintana a Yates. Lo stesso Carapaz è staccato nettamente.
Finisce davvero qui?
3 lug 2021 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside – Foto di copertina: Bettiniphoto