16 lug 2017 – Due cose possono avvenire da oggi alla fine del Tour. La prima, la più logica, se tutto funziona come da copione, la Sky corre da squadrone qual è, con i corridori fortissimi che ha e blinda la maglia gialla di Froome facendo fuori tutti gli altri a cominciare da Aru. Il sardo ha la squadra ai minimi termini e metterlo alle corde – cioè farlo restare solo – è facile. Poi è da vedere che gamba ha. Qui potremmo avere una prima sorpresa. Se la condizione è quella del campione potrebbe venirne fuori qualcosa di bello e divertente. Incrociamo le dita però, perché se Froome è in crescita di condizione, come è sembrato, pur non essendo l’imbattibile degli anni scorsi, ha anche una squadra più forte che mai. Un uno-due con Landa potrebbe tagliare fuori Aru.
La seconda cosa è il piatto che salta ad opera di Landa. Che il corridore spagnolo non sia a suo agio nella Sky è apparso evidente nei giorni scorsi e ha una condizione di alto livello che potrebbe suggerirgli un ammutinamento imprevisto. Come accadde nella Carrera di Roche e Visentini nel 1987, quando l’irlandese partì all’attacco e non ne volle sapere di fermarsi, fino a vincere quel Giro d’Italia. Sarebbe dirompente e spettacolare e saprebbe pure di ciclismo vero. Da fuori sono in parecchi a chiedersi perché la Sky voglia limitare così Landa. Potrebbe essere davvero una pedina in più per costringere gli avversari a sfinirsi.
Landa ormai è abituato a fare da gregario in situazioni dove potrebbe giocarsi la vittoria. Vedremo come la prenderà stavolta.
C’è una terza opzione però, ne abbiamo accennato e non l’abbiamo contata, si chiama Fabio Aru. E se ci sorprendesse con una condizione che qualcuno ha già bollato come in discesa? Gestendo bene la corsa potrebbe riservare molte sorprese. Deve guardarsi dalla Sky ma anche da Bardet e Uran che potrebbero essere delle sorprese. Se Bardet appare ancora acerbo, Uran l’esperienza ce l’ha ed anche lui appare in un crescendo di forma. Infine, non dimentichiamolo, i primi quattro sono in 29 secondi.
Se la Sky appare la favorita, almeno sulla carta, il lavoro delle ammiraglie, ossia la tattica e qualche attacco congiunto, potrebbero fare la differenza.
Stasera già sapremo qualcosa in più.
Redazione Cyclinside