Ehi, aziende, c’è un problema di percezione della qualità dei prodotti e in particolare dei telai delle biciclette. Nel nostro articolo, pubblicato ieri, dove si parla di telai falsi e di una prova, seppur veloce, dove si sono evidenziate alcune criticità che non andrebbero trascurate, si sono scatenate parecchie reazioni.
Molte di queste hanno evidenziato una mancanza di cultura tecnica e conoscenza tecnologica, ma anche di inesperienza e ingenuità. Vale la pena fare il punto sulla situazione.
Fatto in Cina
Nei discorsi fatti con una certa superficialità si arriva sempre a questa frase: “tanto sono fatti tutti in Cina” come a giustificare un livello di prodotto uniforme che viene solamente spacciato, grazie a magie del marketing e aggressività di mercato, per qualcosa di diverso. Sì, sono fatti in oriente (non necessariamente in Cina) ma considerarli tutti allo stesso livello è un errore.
Telai “no brand” spacciati per propri
Ok, diciamolo: anche noi abbiamo visto qualche telaio “no brand” di importazione (legale – quindi sicuro) poi rimarchiato col nome famoso (ma non troppo) e spacciato come produzione personalizzata di quel marchio. Succede e ci sono marchi che comprano il prodotto che trovano “già com’è” per poi rimarchiarlo col proprio nome e venderlo lasciando passare qualche parola in più come se fosse farina del loro sacco. Però si tratta di marchi di medio livello e, soprattutto, prodotti piuttosto economici. Prodotti top level e top brand sono altra cosa.
Il telaio cinese (e taiwanese)
C’è da sfatare un luogo comune abbastanza radicato: quello del “telaio cinese” che vale poco. È vero: dall’oriente arrivano la maggior parte dei telai (soprattutto monoscocca) che troviamo nei nostri negozi, top di gamma compresi. Tanto più che alcuni marchi di grido, oggi, sono proprio taiwanesi (Giant e Merida, tanto per dirne due che fanno ottimi prodotti).
Ecco, la definizione di “telaio cinese” viene usata per identificare grossolanamente il prodotto economico che poi viene marchiato e spacciato per chissà cosa con ricarichi di dieci volte tanto, almeno.
Andare dietro a questa affermazione è quanto meno da ingenui. Non significa contraddire quanto abbiamo detto poche righe fa, ma va quanto meno preso atto che dall’oriente arrivano prodotti di diversa tipologia e livello.
Come detto c’è il prodotto bell’e pronto da rimarchiare, ma c’è anche la linea di produzione di chi progetta e sviluppa altrove. Top brand che investono un bel po’ di soldi nello sviluppo e nella ricerca, prove in galleria del vento, prove a fatica e a rottura, elaborazioni geometriche con corridori ed elaborazioni per ottimizzare il passaggio dei cavi, l’aerodinamica ovviamente e la geometria in grado di soddisfare il più possibile il cliente finale anche se si tratta di telai monoscocca. Poi ci sono gli stampi, che costano tanto ed hanno una vita limitata, dopo di che devono essere sostituiti (con altro investimento). Questi sono alcuni dei passaggi che hanno un costo importante che va definire il valore del prodotto finito. La realizzazione avviene in oriente, sì, ma secondo specifiche ben precise e con un livello di scarto molto elevato (un marchio di vertice ha controlli stringenti sulla produzione e soprattutto quando si lavora ai limiti del materiale – pensate ai telai superleggeri – ogni errore può essere un rischio e un controllo certosino si traduce in costi (anche di pezzi buttati se non corrispondenti). Produzione cinese sì, anzi, soprattutto taiwanese in questi casi, ma solo a livello di manodopera (perché lì costa meno, non si scappa), ma il risultato finale non differisce da una produzione europea.
Poi ci sono telai più economici ed altri venduti a prezzi davvero bassi. Alcuni vengono immessi sul mercato per costruire biciclette economiche, altri vengono scartati direttamente perché non passano i test minimi di sicurezza per la vendita. Si tratta sempre di “telai cinesi” ma il livello cambia parecchio. Ecco perché dire che “tanto vengono fatti tutti in Cina” è sbagliato e denota idee quanto meno confuse.
Costano troppo?
Sì, vedere telai a cinquemila e passa euro il dubbio lo fa venire: possibile che debbano costare così tanto? Quando un’azienda definisce il prezzo del telaio ci mette dentro tutti i costi di sviluppo, anche il marketing, certo, perché un telaio di gran marca – c’è poco da fare – attira di più a parità di qualità tecnica. Altrimenti è inutile girarci intorno: non avrebbero senso i telai falsi: si comprerebbe qualcosa di più economico. Invece si preferisce infrangere la legge e mettere addirittura a rischio la sicurezza pur di fare bella figura. Paradossalmente proprio chi compra il falso giustifica la valorizzazione emozionale di un prodotto e anche quella ha un valore che viene messo nel listino prezzi. È il costo stesso delle sponsorizzazioni, o pensate che chi fa telai di vertice non debba guadagnarci?
Oppure davvero credete che si tratti dello stesso prodotto rispetto al falso? Tutta qui la conoscenza tecnica e l’esperienza? Chi afferma di non sentire differenze evidentemente non si accorgerebbe nemmeno di avere un chilo in più sulla bicicletta, allora sarebbe il caso di fare un esame di coscienza e comprare qualcosa commisurato alle proprie capacità atletiche, alla propria sensibilità e possibilità di investimento. Non c’è nulla di male a riservarsi il meglio di un regalo da farsi al momento in cui si sarà in grado di apprezzarlo sul serio.
Un rischio subdolo
Il falso costa poco.
Anche no.
Parlando con più di un produttore ci ha messo in guardia proprio su questo aspetto che diventa ancora più pericoloso per il mercato. Non è affatto detto che i prodotti falsi costino poco. A volte vengono proposti a prezzi convenienti rispetto all’originale ma non così bassi da insospettire un acquirente onesto. Così si pensa di fare l’affare e invece si prende un falso con tutti i rischi del caso. Chi fa queste operazioni sa bene la provenienza del prodotto che vende, ma proprio dandogli un valore alto, ma comunque conveniente punta a ingannare l’acquirente onesto.
L’aspetto legale
Lo ammettiamo: scriviamo queste righe con un po’ di amarezza. Leggere tanti commenti di persone che infrangono la legge vantandosene pure fa cadere le braccia. La legge c’è, è chiara e va rispettata. Invece abbiamo visto commenti e ricevuto messaggi da chi si vanta, anzi, di aver acquistato illegalmente. L’autoconvincersi di essere nel giusto (li fanno pagare troppo, quindi trovo la scorciatoia) non fa meno grave un reato, non si scappa. E le aziende stanno lavorando a stretto contatto con le Forze dell’Ordine e la Polizia Postale per intercettare chi vende e rivende.
Ci sono casi di negozi che espongono direttamente nel loro showroom telai dichiaratamente illegali. Attività spesso già conosciute alle Forze dell’Ordine che aspettano il momento giusto per intervenire.
RC
però vedere Saccarelli che con tante belle parole vende un telaio celebrativo dei suoi 35 anni, dicendo che è stato progettato in italia ed invece io lo avevo comprato due anni prima direttamente in Cina, non fa una bella pubblicità ai costruttori/venditori italiani….
Gli antichi dicevano quello che semini raccogli tutti i telai più famosi li fanno costruite in Cina e Taiwan pagando la mano d’opera una miseria e poi venderli a prezzi stratosferici vogliono guadagnare molto. adesso tenetevi anche le repliche magari i prossimi progetti di telai li fate costruire in Europa
È anche per queste situazioni che preferisco le mie due in acciaio italiane, pesanti e comode. Certo, bisogna prepararsi ad essere presi in giro e guardati con sufficienza, ma io pedalo incurante e felice dei miei ferri.
Anche io
Personalmente sono anni che compro prodotti in carbonio cinesi e corro in gare in circuito e non ho mai spezzato o visto spezzare nulla
Ma se un telaio fatto in Cina costa 5000€ quanto costerebbe se fatto in Europa.
Forse i prezzi sono esagerati si vuole guadagnare troppo.
Ok quadra tutto…Ma con certi prezzi non si riesce a farli in Italia..? È possibile che una Pinarello.bianchi o altri non si possono prendere un’autoclave o quello che serve per farlo qui? O bisogna per forza guadagnare il triplo😞
Avevo gia lasciato un commento stamattina avevo due Cipollini Bono davanti ragazzi uno comprato 1780 scontato e un altro comprato in cina 410 euro 276 euro di dogana italiana ragazzi le rifiniture uguali il peso uguali giometrie identiche ormai non credo pi a niente ls verita e i telai costano troppo inutile che mi vengono a dire che a causa dello sviluppo non ci credo perche sono tutti copiati le grandi case approfittano vergognosamente di tutto questo.Io mi tengi il mio telaio orbea anche se non vi nascondo a dire che ci sono telai bellissimi con sviluppo taiwan o cinesi.
Un telaio costa 5000 €
2000 ( già elevato così ) è il costo di studio e produzione con guadagno adeguato.
I restanti 3000 sono proprio quelli che voi ( scrittori dell’articolo ) chiamate valore emozionale del marchio. VERGOGNOSO
2 telai identici in fattura e peso non possono avere 3000€ di differenza perché uno ha un adesivo Scott, trek, bianchi, specializd, ecc
Ma fino a quando c’è l’acquirente le aziende continueranno su questa strada.
Ciao
Ma tutti sti telai a 5.000 euro fove li vedete? La stragrande maggiornaza delle bdc in vendita neanche li supera i 5.000 completa!
La gentei costi di sviluppo neanche li conosce e concepisce, pensa che siano solo i materiali a dover esserr pagati, per giunta senza rincari. Poi ci lamentiamo se le economie locali vanno a rotoli…
Se un telaio che costa 5000 euro fatto in Cina, perché non farlo in Italia? I margini ci sono lo stesso
E solo che si vuole guadagnare di più. E sono convinto che i telai venduti in Italia sono prodotti dalle stesse persone che vendono i cosiddetti falsi, perché falsi non sono. Sono troppo perfetti.
Sì, esteticamente sembrano identici. Ma si possono riconoscere da piccole differenze, come dimensionamenti diversi (pochi millimetri), spesso peso diverso… Perché non sono gli stessi.
Il 90% di un costo di un telaio lo da il valore del Brand, tutto il resto sono chiacchiere. Se vuoi avere un telaio con nome altisonante devi pagare tutta la pubblicità che spendono per le squadre professionistiche ecc. Fino a qualche anno c’era molta scelta tra i telai no brand. ora si trovano gli stessi telai che girano da anni, perchè la maggior parte delle aziende se le sono accaparrate i “produttori” famosi.
i telai alla produzione costano 300 euro circa, come costano gli sci ( 180 euro) come costa tutto il resto scarpe racchette ecc cioe poco.. il prezzo finale è altissimo non perche ci guadagnano sopra un botto MA perche devo dare a SAGAN 1 milione di euro a Ronaldo 3 milioni di euro ecc ecc , ilcosto è il marleting come fanno seno ad avere 10/100 atleti che usano la loro merce e pagarli? se li pagnao 300 e li vendono a 600 non avranno mai il bagdet per pagare i professionisti…. un occhiale oakley costa alla produzione euro 4 , alla azienda euro 6 e all importatore euro 8 e lo rivende al negozio a euro 70 che lo rivende al pubblico a euro 140……. lo stesso identico occhiale comperato su alixpress costa euro 14 ( quello giusto non il fake) e questo perche il produttore ne produce di piu di quelli che Oakley gli ordina e se li vende per i cavoli sui a prezzo basso tatno il marketing lo paga oakley
No, su Aliexpress non è la stessa roba. Attenzione a non credere alle sciocchezze che poi ne va della sicurezza.