Ma per piacere, volete dirmi che organizzare una cicloturistica con tratti cronometrati ha lo stesso costo di organizzare una granfondo con le strade chiuse al traffico come l’etape Parma di quest’anno? Alla fine è sempre un discorso economico (lecito, per carità), ma non veniteci a dire che è per lo stare insieme, le foto sui social, i ristori, ecc. La ragione primaria è che in questo modo vengono raggiunti tutti quei cicloturisti (non cicloamatori), a cui non interessa la competizione, a un prezzo ormai da granfondo, per di più permettendo un impegno minore da parte degli organizzatori. Tutto lecito, ma non veniteci a parlare di agonismo grazie ai tratti cronometrati delle cicloturistiche, perché l’agonismo è un’altra cosa. Sia su strada che nel gravel (vedere Traka o eventi simili). Per quanto riguarda la gente che ha paura in partenza basta partire dietro e il problema è risolto. E in aggiunta magari partire secondo delle griglie derivate dai punteggi che uno fa durante gli anni. Ma anche qui verrebbero poi a mancare gli introiti delle griglie “vip”. Alla fine è sempre un discorso di (fare più) soldi.
– Marco da Youtube
Il futuro delle granfondo tra cicloturismo e voglia di gareggiare. Sentite Borgna (ACSI)