di Guido P. Rubino
Abbiamo ragionato tante volte su come impostare la frenata, come distribuire i pesi (nelle frenate più “disperate” vediamo i corridori spostare istintivamente il peso del corpo all’indietro, stendendo le braccia, per poter applicare ancora più forza al freno anteriore), ma no abbiamo mai avuto modo di analizzare la frenata al di là delle sensazioni personali.
Quanto frenare? Quanta pressione fare sulle leve del freno e in particolare sul freno anteriore?
Ce lo dice Blubrake. Abbiamo provato il sistema di cui avevamo parlato tempo fa.
Ci è stata consegnata una bicicletta, una Pinarello Gan montata con freni a disco e, soprattutto, con l’intelligenza artificiale BB6S (cliccare per leggere la presentazione dettagliata).
Telaio in fibra di carbonio, gruppo Shimano 105 e, appunto, i freni a disco. Poi qualche filo in più, l’interfaccia sull’attacco manubrio per accendere il sistema e selezionare la tipologia di fondo strada (asciutto o bagnato), il sensore sul mozzo anteriore ed è tutto qui. Del BB6S non si vede di più. Alla consegna della bicicletta ci è stato dato anche un iPhone 6s con su già installata l’app BBConnect che ci ha permesso di saltare il passaggio di installazione e sincronizzazione del sistema ancora in fase prototipale.
L’app non è solo uno sfizio, ma diventa importante perché, al termine di ogni sessione di allenamento, scarica dal sistema lo storico dell’uscita e lo associa al percorso che ha registrato tramite il GPS dello smartphone e permette di fare un’analisi approfondita di quanto accaduto in bicicletta rivedendo, praticamente, ogni frenata e ogni curva.
>>> BB6S l’intelligenza artificiale sulla bicicletta
Nella nostra prima presentazione avevamo già parlato di come funziona il BB6S. Viene chiamato “intelligenza artificiale” perché, registrando come l’utente frena, lo spinge, man mano che si susseguono le uscite, a effettuare frenate sempre più efficaci e potenti che permettono di migliorare le proprie prestazioni.
Il sistema prevede una sorta di cappuccio che si incastra sulla leva freno della pinza anteriore (nel nostro caso posizionata sulla sinistra). All’interno di questo cappuccio è inserito un meccanismo di vibrazione molto potente per far sì che la vibrazione venga chiaramente percepita mentre si è in bicicletta (e può essere anche regolata nell’intensità, tramite l’app).
Tutto pronto? Sincronizzato? Quasi. Lo ammettiamo, nella prima uscita abbiamo sbagliato qualcosa e il sistema sullo smartphone non ha registrato l’uscita. Però anche senza smartphone il sistema a bordo della Pinarello Gan che ci è stata fornita da Blubrake ha iniziato a “imparare” il nostro modo di frenare. Bisogna frenare finché non si sente la vibrazione; livello di “pinzata” che andrà ad aumentare nelle successive uscite perché il BB6S va a spostare il limite verso una frenata sempre più efficace e “secca” per poi fare le curve (se siamo in discesa) senza ovviamente toccare i freni ma piegando il più possibile.
Ecco, questo è un altro punto fondamentale del BB6S, perché se la parte certamente più affascinante del sistema è la capacità di registrare il nostro modo di frenare verso un miglioramento progressivo, un’altra funzione che può tornare molto utile è l’indicazione dell’angolo di piega della bicicletta. Questo dice, ovviamente, quanto si riesca ad andare forte in curva (più si piega e meglio è), ma anche quanto si muove la bicicletta durante la pedalata e potrebbe essere un dato in più da valutare nello stile di pedalata e pure nella posizione in sella.
Tutti questi dati, efficacia di frenata e inclinazione della bicicletta, vengono trasferiti a fine giro sull’app installata sul cellulare collegato al BB6S via bluetooth. Avviando la registrazione a inizio uscita, infatti, lo smartphone registrerà tutto il giro e allo stop della registrazione si avvierà il trasferimento dei dati che andranno a sovrapporsi alla traccia GPS così da avere un diario completo dell’uscita e le informazioni delle frenate e dei gradi di inclinazione della bicicletta direttamente valutabili sulla mappa. Si potrà così valutare ogni frenata e ogni curva e magari ragionare su come impostare la guida la prossima volta che si passerà di lì. Per i principianti può essere un modo validissimo per migliorarsi, per gli evoluti un ottimo sistema per capire come portare oltre il proprio limite e magari valutare i materiali più efficaci in determinate situazioni.
Provandolo in qualche uscita abbiamo cercato anche a mettere in crisi il sistema (pure sollevando un po’ la ruota posteriore in frenata) che ha sempre dato informazioni coerenti con le sue funzioni. Poter analizzare ogni frenata e l’inclinazione della bicicletta poi permette di analizzare rapidamente il proprio stile di guida e magari ripensare all’impostazione di curva (va considerata anche l’eventuale strada in contropendenza dove l’inclinazione reale può essere di più di quella raffigurata) e provare a migliorarsi.
Galleria fotografica
Come si vede dalle immagini la bicicletta, nonostante qualche filo in più (ma tutta la parte elettrica è interna al telaio) si presenta comunque molto “pulita” esteticamente.
Il prezzo del BB6S è ancora in via di definizione, ma per chi volesse saperne di più e restare aggiornato segnaliamo il sito web: http://blubrake.it/
17 mag 2018 – Riproduzione riservata – Cyclinside