31 lug 2017 – La maturità di un’azienda si vede dai modelli top di gamma che riesce a realizzare, ma anche da quanto riesca a penetrare nel mercato. E certamente Canyon ha numeri da vantare. Numeri che parlano di qualità ma anche di un mercato preso di petto con una politica razionale e in grado di offrire biciclette di alta qualità a prezzi competitivi grazie alla vendita diretta al pubblico tramite il sito ufficiale e solo quello.
Si pone perfettamente in scia con la qualità del marchio tedesco anche la nostra Ultimate CF SLX Disc. Un telaio aerodinamico, in fibra di carbonio, montato con uno dei migliori gruppi presenti sul mercato. Vale anche la pena ricordare che questo telaio ha vinto parecchio tra i professionisti. Merito di chi ci ha pedalato su, ovviamente, ma senza un mezzo adatto non si sarebbe andati troppo lontano. Qui, poi, eccolo in versione con freni a disco. Al passo con il mercato.
Il telaio
Carbonio spinto al massimo per questo modello. Basti pensare che il telaio, nella misura M, pesa appena 780 grammi e certo non dà la sensazione di essere poco rigido. Anzi, è proprio la struttura delle varie forme, elaborate per l’aerodinamica, che aiuta anche nella rigidità totale. La qualità della fibra di carbonio, poi, permette di ridurre il peso ottimizzando la presenza del composito con la resina. Nonostante questo il comfort è stato valutato migliorato del 15 per cento rispetto al modello precedente di telaio. A prescindere da questi paragoni, su cui i riferimenti delle diverse aziende non sono, inevitabilmente, univoci, la sensazione è di una buona distribuzione del peso sul telaio al punto che si possono affrontare anche curve difficili con una certa spavalderia. E le ruote montate non sono certo facilissime da domare.
La struttura principale fa forza su un tubo obliquo piuttosto abbondante con dimensioni più importanti nella zona di sterzo. La parte superiore presenta degli angoli marcati che danno rigidità. Lo sterzo conico fa da appoggio, negli sforzi subiti dal telaio, ai due tubi principali. Il ruolo giocato del tubo superiore è fondamentale. La sua forma leggermente schiacciata oltre a contribuire alla rigidità serve a distribuire le vibrazioni della parte anteriore della bicicletta. E il prosieguo sui pendenti posteriori dà l’idea di come tutta la struttura sia chiamata in causa a “spegnere” le vibrazioni. Il piantone è sagomato per dare più luce alla ruota posteriore. Particolare la scelta del bloccaggio del reggisella: si agisce direttamente su una vita a brugola posta della parte posteriore inserita tra i due pendenti.
Entrambe le ruote, grazie all’adozione del freno a disco, hanno molto spazio d’azione e questo lascia chiaramente intuire come si possano montare coperture di larga sezione su questa bicicletta (quelle che vedete in foto sono da 25 millimetri). La forcella ha gli steli dritti e il cannotto da un pollice e mezzo e un pollice e un quarto. Il contributo alla rigidità è importante e gli steli non trascurano l’aerodinamica pur andando a comporre una forcella di appena 295 grammi. I forcellini sono predisposti per accogliere il perno passante da 12 millimetri e realizzati in fibra di carbonio.
Componenti
L‘Ultegra Di2 di Shimano montato sulla bicicletta che abbiamo avuto in prova non è l’ultima versione annunciata di recente. Anche per questo la bicicletta è attualmente (al momento in cui pubblichiamo questo articolo, ndr) in forte sconto sul sito Canyon. Aspettando la nuova serie, intanto, non possiamo che rimarcare l’efficacia di funzionamento di questa versione praticamente perfetta. Difficile trovargli pecche: l’efficienza è analoga al Dura Ace da cui cambiano, inevitabilmente, i pesi (e il prezzo). Il gruppo risulta perfettamente integrato nella bicicletta. Compresi la batteria e l’interfaccia che viene nascosta nella cavità studiata appositamente nel manubrio.
Il manubrio è di tipologia integrata. Un manubrio integrato è pur sempre un compromesso perché non permette scelte personalizzate e l’inclinazione del manubrio è, per costruzione, fissa. Tuttavia quella del modello elaborato per la Ultimate CF SLX permette una presa agevole in ogni situazione e, sarà stata anche fortuna rispetto alle nostre abitudini, ci siamo trovati facilmente in posizione naturale. L’altezza può essere regolata agendo sugli spessori sagomati appoggiati sulla calotta superiore dello sterzo (sagomata anch’essa e quindi dall’aspetto perfettamente integrato).
Le ruote Cosmic Pro Carbon Disc di Mavic sfruttano un cerchio da 45 millimetri alleggerito grazie alla presenza del freno a disco che consente di ottimizzare il cerchio senza tener conto della pista frenante altrimenti necessaria. Buono il peso (1.760 grammi la coppia) ma soprattutto il comportamento. L’aerodinamica c’è e sono comunque in grado di seguire i movimenti della bicicletta senza opporvisi come accade con ruote troppo rigide. Più che soddisfacente, anche, la tenuta delle gomme.
Su strada
I telai Canyon portano con sé molta tecnologia derivata direttamente dall’esperienza dei corridori. In sella se ne apprezzano ben presto le caratteristiche e, dopo qualche chilometro necessario a sistemare la posizione si capisce subito che su questa bicicletta c’è da pedalare con piacere e fatica senza stancarsi per troppa rigidità. Se si proviene da una bicicletta con freni tradizionali è veloce abituarsi a questi a disco. Permettono una frenata modulabile ma sono anche decisi quando serve potenza. Soprattutto sono costanti nelle frenate un po’ più lunghe: non richiedono ulteriore forza e la sensazione di fermare la bicicletta in spazi ridotti è evidente. L’istinto porterà naturalmente a ritardare la frenata.
Il manubrio integrato ha una forma spiccatamente aerodinamica che consente, comunque, di appoggiare le mani nella parte superiore senza perdere in comfort. Piuttosto, rimanendo inevitabilmente (ed elegantemente) scoperta la fibra di carbonio nella parte superiore della piega, risulterà comodo indossare dei guanti, specialmente nella stagione calda. Infine, lasciateci dire, se c’è da trasportare la bicicletta, togliere le ruote richiede quel po’ di tempo in più necessario ad estrarre l’asse passante. Poi il tempo impiegato è identico a quello che ci vorrebbe con una bicicletta con freni tradizionali. Utile e fortemente consigliato è inserire uno spessore tra le pastiglie freno però. In caso di chiusura accidentale della pinza altrimenti sarebbe laborioso l’inserimento della ruota.
Montaggio
Visto il canale di vendita online Canyon ha ottimizzato le procedure di montaggio demandate all’utente finale. Nello scatolone della bicicletta si trova tutto quanto possa servire alla messa su strada. Compresa la chiave dinamometrica Canyon ottenuta con una speciale brugola dotata di un sistema di misurazione della torsione del metallo. Torsione che corrisponde a una forza determinata, quindi misurabile. La precisione c’è e non si rischia di forzare troppo i diversi componenti. Anche il raffronto con una chiave dinamometrica più “titolata” non è evidenziato scostamenti eccessivi, anzi. Il sistema di imballaggio, poi, è molto efficace e, soprattutto, riciclabile. Se si ha spazio conviene conservare anche lo scatolone in cui inserire la bicicletta è per eventuali spostamenti importanti.
Conclusioni
È da prendere in considerazione sotto vari punti di vista questa bicicletta. Nel rapporto qualità prezzo ha poche rivali, ma è nell’efficienza che si fa apprezzare. Canyon è un marchio che seguiamo e avendo pedalato, negli anni, su diverse evoluzioni dei telai in carbonio del marchio tedesco c’è da apprezzare sempre di più il lavoro fatto.
La Ultimate CF SLX è una bicicletta destinata alle corse e senza compromessi, Compreso il gruppo Ultegra (con cui spesso si vedono correre alcune formazioni professionistiche non di prima schiera). A livello di comfort rientra nella media del prodotto di alto livello.
Se poi avete il dubbio sulla misura c’è l’apposita sezione sul sito della casa tedesca: vanno inserite le misure antropometriche richieste (attenzione a prenderle con precisione) e poi sul sito si ottiene l’indicazione per la misura di telaio corretta (per questo modello ce ne sono sette a disposizione: non poche).
Galleria Fotografica
SCHEDA TECNICA
Modello: Canyon Ultimate CF SLX
Materiale del telaio: Fibra di carbonio
Congiunzioni: –
Forcella: Canyon One One Four SLX Disc
Gruppo: Shimano Ultegra Di2
Pedali: non inclusi
Guarnitura: Shimano Ultegra (52-36)
Pacco pignoni: Shimano Ultegra (11-28)
Catena: Shimano CnHg700
Deragliatore: Shimano Ultegra Di2
Cambio: Shimano Ultegra Di2
Freni: Shimano BR-RS 805
Levecambio: Shimano Ultegra Di2
SerieSterzo: Acros
Manubrio: Canyon H36 Aerocockpit CF
AttaccoManubrio: integrato
Reggisella: Canyon S13 VCLS CF
Sella: Fi’zi:k Antares
Ruote: Mavic Cosmic Carbon Pro Carbon Disc
Coperture: Mavic Yksion Pro Griplink C
Colori: Stealth – Blue
Misure: 7 misure da XXS a XXL
Peso*: 7,850 chilogrammi
*senza pedali
Prezzo indicativo: 4.299,00 Euro (offerta limitata)
Costruttore: www.canyon.com
Redazione Cyclinside
Le bici sono veramente interessanti, purtroppo non esiste la possibilità di scegliere la misura di alcuni componenti come larghezza manubrio e lunghezza pedivelle. Nel mio caso, altezza 177 cm il manubrio previsto è largo 39 cm, quando mi servirebbe un 42 cm minimo.
Hai ragione Renato. Avevamo affrontato già questo problema. È dovuto proprio alla gestione dei grandi numeri (che permette di tenere bassi i costi). Per cui conviene prendere la bicicletta col telaio della misura corretta e poi, eventualmente, sostituire le parti che si vogliono rivendendo privatamente le altre. Non è il massimo della praticità ma ne vale comunque la pena a conti fatti.
Sarei interessato alla canyon potete darmi info su dove è come acquistarla e sopratutto se il prezzo varia a secondo dai rivenditori
Grazie
Salve Giorgio,
come scritto nell’articolo l’acquisto avviene solo on line.
Salve a me mi andrebbe il telaio ultimate cf slx d2 però mi servirebbe il manubrio pipa 120 cm manubrio 420 è possibile grazie
Salve Luciano,
Canyon fa una politica di ottimizzazione delle forniture per poter tenere i prezzi molto bassi. In questo c’è una standardizzazione della componentistica montata nella misura più proporzionata a ogni misura di telaio. Per cui l’unica via possibile e la personalizzazione successiva, magari rivendendo privatamente i componenti avanzati.
– Guido