7 nov 2016 – La scritta sul tubo superiore “All day ride construction” è il biglietto da visita della Kalkhoff Integrale 10. Non servono molte altre presentazioni, anche perché la bicicletta si presenta robusta anche all’occhio. E ad approfondire si scopre una cura nei particolari degna di un mezzo fatto per stare molto poco in garage e senza preoccuparsi troppo della manutenzione. C’è giusto la batteria da ricaricare periodicamente e le gomme da tenere alla giusta pressione. E poi è una bicicletta elegante.
Lo stile è un po’ tedesco. Essenziale e ben definito. Tutta la bicicletta si basa su un telaio in lega d’alluminio con sezioni importanti e saldature ben realizzate e non troppo evidenti. La geometria è piuttosto tradizionale, disponibile in quattro misure tutte piuttosto abbondanti (la nostra è una taglia M). La verniciatura silver, opaca, è molto resistente e ritorna la considerazione iniziale che si tratti di una bicicletta che non teme fatica e usura.
Linea pulita e fili tutti interni. La forma del telaio ingloba anche la batteria, posizionata sul tubo obliquo e fissata a incastro semplice e bloccata da un sistema a chiave. Può essere ricaricata direttamente sulla bicicletta, oppure smontata facilmente e portata a casa.
Il telaio è una struttura molto robusta. I tubi sono in alluminio per limitare il peso e le forme squadrate. L’obliquo che integra perfettamente la batteria contribuisce all’eleganza di una bicicletta che si presta ad usi molteplici e non teme la fatica. Potremmo qualificarla come trekking bike, oppure come bici da città evoluta. Il portapacchi posteriore è in grado di sostenere pesi anche importanti ed è ben fissato al telaio, così come i parafanghi, in alluminio anch’essi.
I forcellini posteriori sono intercambiabili. Nella nostra versione la bicicletta è equipaggiata con cambio Shimano Deore e, quindi, tramissione a catena, ma può essere allestita anche con trasmissione a cinghia.
La Integrale 10 è dotata di freni a disco che offrono un’ottima presa a prescindere dalle condizioni meteorologiche. Servono su una bicicletta così? Sì, oltre a essere molto funzionali ed efficaci diventano un punto a favore nella praticità intesa come manutenzione ridotta. Il modello adottato è il più che collaudato Shimano Deore. La presenza di fanali ad alta efficacia rende la bicicletta utilizzabile anche al buio totale. La luce posteriore è nella parte terminale del portapacchi ed assicura visibilità anche a parecchia distanza. Sull’anteriore c’è una luce a doppio led con una luminosità dichiarata di 100 lux (unità di misura che si riferisce all’illuminamento, da non confondere con i lumen). L’efficacia è comprovata ed anche in situazioni di buio totale non ci siamo mai trovati in difficoltà: la strada davanti a noi era perfettamente illuminata e anche noi eravamo molto ben visibili.
Su strada
Il motore da 250W è il cuore della bicicletta. L’ingaggio è immediato appena si fa forza sui pedali ed anche le partenze in salita riescono ad essere efficaci. Abbiamo fatto qualche prova impostando pure un rapporto più lungo del consigliabile e, pur utilizzando maggiore energia rispetto ad un rapporto più corto, la partenza è stata comunque efficace. Ovviamente dipende anche dal grado di pendenza: meglio preparare il rapporto in precedenza, in ogni caso.
L’utilizzo corretto del cambio permette di aumentare parecchio l’autonomia della bicicletta. Chi non ha esperienza se ne renderà presto conto notando la maggiore prontezza di funzionamento, chi sa già di biciclette deve considerare il motore elettrico come un vero e proprio muscolo. Se pedaliamo con rapporti adeguati i muscoli delle gambe ci permetteranno di percorrere più chilomeri rispetto all’impiego di rapporti che ci possano affaticare precocemente. Idem per il motore della pedalata assistita, se lo “affatichiamo” meno avremo maggiore autonomia della batteria.
Poi, ovvimente, dipende anche dal livello di assistenza utilizzato e selezionabile tramite il comando facilmente raggiungibile dal pollice sinistro. La visualizzazione delle impostazioni, così come i dati di viaggio, sono visibili sul display lcd. Via bluetooth, però, è possibile collegare il sistema ad uno smartphone ed avere a disposizione anche i dati di navigazione e visualizzare le impostazioni. L’app Impulse ebike navigation (disponibile anche per iOS) permette di impostare percorsi ed è dotata anche delle immancabili funzioni social.
Abbiamo provato la Integrale 10 in diverse modalità. Ovviamente l’autonomia cresce a dismisura se si utilizza la modalità eco (si parla di quasi 200 chilometri), così come è piuttosto ridotta se si imposta il massimo dell’assistenza di pedalata. Anche in questa modalità, comunque, siamo riusciti a percorrere più di sessanta chilometri e infilandoci dentro anche diversi saliscendi e una salita molto impegnativa.
I rapporti a disposizione prevedono una corona anteriore da 38 denti ed un pacco pignoni da 11 a 32 denti. Non lo avremmo voluto diverso viste le caratteristiche della bicicletta e ci si può arrampicare davvero ovunque. Molto utile il sensore di cambiata. Di che si tratta? Di un sistema che stacca per un attimo il motore quando si aziona il cambio così da renderne l’azione perfettamente efficace. In fondo è la stessa cosa che i ciclisti fanno, istintivamente, quando cambiano rapporto “allentando” un attimo la spinta sui pedali. Oltre ad avere la cambiata più rapida, si evita di stressare pesantemente la meccanica della trasmissione.
La bicicletta è dotata anche di forcella ammortizzata che può tornare utile nei tratti accidentati. Si tratta di un modello RST, bloccabile. Nell’economia della bici forse ci sarebbe stata bene anche una forcella rigida più leggera.
Conclusioni
La Integrale 10 di Kalkhoff è una bicicletta decisamente importante e che si propone di accompagnare l’utilizzatore nell’uso quotidiano, che sia in città oppure fuori. La grande autonomia e l’efficacia delle soluzioni adottate ne fanno un mezzo che diventa perfetto per i viaggi ma in città è in grado di sostituire qualsiasi tipo di scooter. L’eleganza estetica, poi, parla di un mezzo evoluto sotto ogni punto di vista. Il prezzo non è poco, ma è commisurato alla qualità della bicicletta. Chi fosse deciso a fare il grande salto dal motore a scoppio alla bicicletta a pedalata assistita con questo modello va sul sicuro, in tutti i sensi. Ache dal punto di vista economico.
Scheda tecnica
- Telaio: Impulse Evo RS V1, Aluminium
- Forcella: RST Pulse Air, magnesium, con bloccaggio, asse passante da 15 mm
- Motore: Impulse Evo RS 36 V / 250 W, con sensore di cambiata
- Display: Impulse Evo Smart with Bluetooth and USB charging socket
- Batteria: Impulse Evo RS, Li-Ion 36 V / 17 Ah
- Freni: Shimano Deore, hydraulic disc brake
- Leve freno: Shimano Deore
- Pacco pignoni: Shimano HG-62 (11-32)
- Cambio: Shimano Deore
- Comandi cambio: Shimano Deore
- Guarnitura: Kalkhoff Impulse Multitooth, Aluminium (38)
- Manubrio: Concept EX Riser
- Attacco manubrio: Concept EX integrato, regolabile
- Sella: Concept Integrale
- Reggisella: Concept EX
- Mozzi: Shimano Deore
- Cerchi: DT Swiss 545D
- Coperture: Schwalbe Big Ben, 50-622
- Luce anteriore: Concept EX Twin, 100 Lux LED
- Luce posteriore: Integrated in pannier rack, LED with stand light
- Carrier: Concept EX System S, Aluminium
- Peso: 24,7 chilogrammi
- Prezzo al pubblico: 3.399,00 euro
Ulteriori informazioni: www.focusitaliagroup.it
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Redazione Cyclinside