2 nov 2016 – La gamma dei sistemi GPS Garmin dedicata al ciclismo ha fatto un enorme salto di qualità con l’Edge 520. L’aggiunta di funzioni evolute rispetto al predecessore 500, colloca questo strumento ad un livello di interesse notevole e ad un prezzo concorrenziale (attorno ai 300 euro).
Ne abbiamo ricevuto uno in supporto ad un altro strumento interessante e unico nel suo genere: il Varia Vision, lo speciale visore che permette di leggere i dati del ciclocomputer senza distogliere lo sguardo dalla strada. Ve li presentiamo:
Garmin Edge 520
La capacità di interfacciarsi con diversi accessori, ma anche con il telefono cellulare, permette di interagire in maniera evoluta con lo strumento e di avere a disposizione soluzioni di sicurezza avanzate ma anche utili per potersi far seguire in allenamento dal preparatore. Ad esempio, il live tracking che permette, dopo aver collegato lo strumento allo smartphone via bluetooth, di trasmettere in tempo reale i dati sulla prestazione condividendoli con chi si vuole. Chi riceve il link per collegarsi potrà vedere sulla mappa la posizione del ciclista e le informazioni di velocità, potenza, cadenza di pedalata, battito cardiaco e poterne così valutare in tempo reale la prestazione.
Gli aggiornamenti firmware che si sono via via succeduti hanno permesso di aggiungere altre funzioni all’Edge 520, come ad esempio la possibilità di interfacciarsi con i gruppi elettronici visualizzandone rapidamente le impostazioni e lo stato del sistema (ne avevamo testato il firmware prima del rilascio, in anteprima, in occasione della presentazione dell’app MyCampy di Campagnolo.
L’Edge 520 si aggancia anche ai satelliti del sistema russo Glonass con, quindi, una maggiore capacità di individuare rapidamente la posizione.
Attenzione a non confondere questi dati con la precisione. Quella c’è, ovviamente, maggiore in base al numero di satelliti con cui effettuare la triangolazione, ma rimane il limite dei sistemi civili che devono avere un’approssimazione per legge.
L’Edge 520 si presenta piccolo e compatto. Chi non vuole dispositivi ingombranti ne apprezzerà proprio la poca invadenza, assimilabile a quella di un normale ciclocomputer (è vero che questa categoria di prodotti ora sta diventando sempre più minimale). In ogni caso può essere posizionato sul manubrio in modo da dare il minor fastidio possibile. Sono diversi i supporti manubrio presenti nella confezione, oltre ai due classici (che si fissano con dei tiranti in gomma, presenti in doppia misura per adattarsi alle diverse dimensioni del manubrio), ce n’è anche la staffa che permette il montaggio dello strumento in posizione centrale, davanti l’attacco manubrio. Se si possiedono due biciclette da corsa e una da cronometro non sarà necessario spostare il supporto al cambio di bici. E ovviamente si possono memorizzare i diversi profili di bici sul gps.
Nella confezione che abbiamo ricevuto, inoltre, era presente anche il sensore di velocità da fissare al mozzo, il sensore di cadenza (da montare sulla pedivella e la fascia toracica per il rilevamento del battito cardiaco. Si tratta, insomma, di uno strumento completo per l’allenamento del ciclista e, ovviamente, è possibile associare anche un sensore di potenza, non incluso nella confezione, ma facilmente inseribile nel sistema vista la compatibilità con il protocollo Ant+ che lo rende aperto anche a strumenti non di produzione Garmin (come i pedali Vector).
L’Edge 520 non è un dispositivo touch, come il fratello maggiore Edge 1000 o il nuovissimo Edge 820 (di cui vi parlaremo a breve). Molti ciclisti però ne apprezzano questa caratteristica e la stessa Garmin lo ha mantenuto a catalogo anche dopo l’uscita dell’820 e una logica c’è (anche al di là del prezzo inferiore ovviamente). Per molti utenti la possibilità di premere un tasto avendone un feedback meccanico è un pregio cui non rinunciare e certamente agire sui tasti, quando si indossano guanti invernali è molto pratico (anche se le funzionalità touch ormai stanno prendendo il sopravvento ovunque).
Lo schermo è a colori e ben organizzato. Può visualizzare percorsi e profilo altimetrico oppure i dati organizzati secondo come si preferisce (e a seconda dei sensori che si utilizzano) in maniera più o meno semplice. Durante la guida si possono scorrere le varie schermate così da avere subito un colpo d’occhio di tutta la situazione.
L’Edge 520, dicevamo, è uno strumento molto “social”. La possibilità di interfacciarsi con lo smartphone tramite apposita app permette di ricevere sul display avvisi di sms e la notifica di chiamate in arrivo. Inoltre permette di registrare i segmenti di percorso così da potersi confrontare direttamente con altri ciclisti. La compatibilità con Strava consente una condivisione rapida dei propri percorsi per chi facesse parte della comunità, altrimenti si possono sfruttare le funzionalità decisamente complete del sito Garmin Connect.
Il Garmin Edge 520 è disponibile in versione base a 309,00 euro oppure in bundle con tutti i sensori che abbiamo descritto, a 389,00 euro.
Garmin Varia Vision
Novità decisamente interessante in termini di praticità e sicurezza. Il Varia Vision è uno strumento che si fissa agli occhiali dando al ciclista la visione dello schermo del ciclocomputer direttamente nel campo visivo degli occhiali. L’immagine non viene proiettata sulla lente ma è immediatamente visibile all’interno della prolunga che si posiziona davanti all’occhio. La lente che protegge il display fa sì che la visibilità sia immediata senza dover mettere a fuoco: l’occhio quindi non si stanca. È possibile impostare diverse schermate da far scorrere semplicemente sfiorando con un dito la parte esterna del visore (quella fissata alla stanghetta degli occhiali) e poter avere, quindi, la schermata ideale per il momento. L’utilità può essere di vario tipo ovviamente, dalla segnalazione di pericoli (se associato al Varia Bike Radar) al semplice vedere i dati di percorrenza senza distogliere lo sguardo dalla strada. Pensate, ad esempio, all’utilità nel tenere sotto controllo la potenza in determinate situazioni o il ritmo cardiaco.
Garmin Varia Vision viene riconosciuto rapidamente dai dispositivi Garmin compatibili e, una volta associato è possibile visualizzarne immediatamente i dati con la luminosità preferita.
Per il fissaggio sulla stanghetta sono presenti due innesti nella confezione (utilissimi per chi utilizza occhiali diversi) ed elastici di tutte le dimensioni così da potersi adattare a tutte le stanghette, anche quelle più particolari.
Nell’utilizzo ci vuole un minimo di abitudine, sia nel posizionamento del display (è regolabile sia come orientamento che, ovviamente, spostandolo lungo la stanghetta degli occhiali) che nel sentirne il peso sugli occhiali stessi. Il display da fissare è piuttosto leggero (Garmin dichiara 28 grammi, la nostra bilancia ne ha dati due in più, siamo lì), ma comunque si “sente” ed è bene avere occhiali che stiano ben saldi e non tendano a spostarsi sul viso. Il display può essere montato sia a destra che a sinistra, si adatta automaticamente al lato su cui viene posizionato così da far vedere i dati smepre nel verso giusto.
Per la comunicazione dei dati, gli aggiornamenti e la ricarica c’è un apposito cavetto usb da fissare al computer o a un qualsiasi adattatore. Il prezzo non è proprio da oggetto di massa: 399,00 euro. Ma, al di là della curiosità iniziale, c’è da dire che una volta che ci si abitua se ne apprezza sempre di più l’utilità e a non usarlo, poi, manca.
Tutte le informazioni ulteriori possono essere trovate su: www.garmin.it
Redazione Cyclinside