25 mar 2020 – Sì, fa un po’ effetto vedere, su una bicicletta, quel marchio che sa di Formula 1. Montate con curiosità, provate per un po’ di giorni: ecco il risultato del nostro test delle coperture Goodyear. Abbiamo provato la versione Eagle F1 quella più “versatile” che si differenzia dall’altro modello completato dalla scritta “Supersport” e dedicata specificamente alle competizioni.
Esteticamente si presentano quasi identiche se non fosse, per la versione Eagle F1, per la presenza di alcune scanalature laterali appena pronunciata ma dalla forma chiaramente pensata per aiutare l’acqua a scappare via quando si è in curva e c’è rischio di perdita di aderenza. Perfettamente slic la parte centrale, invece, dove non ha senso pensare a un disegno di alcun genere visto che, anche in caso di acqua abbondante, non si corre il rischio di innescare fenomeni di aquaplaning proprio per la sezione ristretta in rapporto al peso che vi è applicato.
Le gomme Eagle F1 sono pensate per durare, ma non si tratta certo di coperture rigide e poco efficienti. Anzi, una volta in sella ci siamo accorti che Goodyear è intenzionata a giocare un ruolo importante nel settore della bicicletta da corsa.
La struttura
Il battistrada è stato elaborato per dare un’ottima resistenza all’usura. Al tempo stesso si è lavorato sulla resistenza al rotolamento per rendere la copertura molto scorrevole.
Dicevamo della versatilità di questa gomma che si presenta, già all’esordio, con un assortimento di misure in grado di soddisfare esigenze d’uso anche molto diverse. Sono cinque le misure disponibili, con sezioni da 23, 25, 28, 30 e 32 millimetri di sezione. Le Eagle F1 strizzano l’occhio anche alle biciclette gravel, con questa soluzione, offrendo diversi livelli di performance.
Il modello che abbiamo testato ha sezione da 25 millimetri e pesa 210 grammi e si è rivelato in grado di adattarsi a terreni molto diversi e anche insidiosi (il test, poi, è stato fatto in un periodo di freddo piuttosto rigido). Le differenze di mescola del battistrada assicurano la tenuta ottimale e anche le prestazioni in frenata. InGoodyear hanno studiato con attenzione il comportamento del battistrada sotto le diverse sollecitazioni cui è sottoposto proprio per ottimizzarne il rendimento.
Sotto al battistrada è presente la protezione antiforatura. In Good Year lo chiamano semplicemente “Shield”, schermo, e non incide sulle prestazioni della gomma. Nella versione “Supersport” questa protezione strutturale è meno marcata per rendere la gomma più leggera e adatta alle competizioni.
Anche questa Eagle F1 “liscia” non è affatto pesante, in generale, potrebbe essere utilizzata tranquillamente nelle competizioni.
La nostra prova
L’abbiamo montata al volo. Sembra scontato ma, in tempi di gommo tubeless e cerchi predisposti a volte con spalle un po’ troppo alte, avere una copertura che rivela grande elasticità è già un’impressione positiva. Una volta montata la gomma non sembra neanche una 25. La forma del profilo la fa apparire anche più snella. I 120 Tpi danno elasticità e maneggevolezza e non è servito neanche gonfiare troppo. Alla fine ci siamo attestati su valori di 7 bar per la ruota posteriore, qualcosa in meno per l’anteriore.
Nella guida la sensazione di sicurezza che la gomma ha restituito ci ha portato ad osare anche qualcosa in più e pure sul bagnato è stato difficile sentirla perdere aderenza. La sezione da 25 dà già ottime sensazioni in termini di comfort.
È in discesa che questa copertura ha dato ottima impressione di sé rivelando una tenuta al di sopra della media.
Conclusioni
A questo punto viene naturale chiedersi cosa farà Goodyear con le prossime versioni tubeless e magari anche tubolare (impossibile rinunciare a questa versione se si pensa di sponsorizzare una squadra professionistica, come annunciato in sede di presentazione delle nuove gomme).
L’esperienza, certamente, non manca al terzo produttore di pneumatici mondiale.
Scheda tecnica
- Copertura 700 X 25.
- Pieghevole.
- ETRTO: (25-622).
- TPI: 120.
- Peso: 210g.
- Dynamic GSR.
- Prezzo al pubblico: 50,00 euro
Ulteriori informazioni: https://www.goodyearbike.com e Mandelli
Redazione Cyclinside (con Fabio Civita)