La Nazionale Belga a queste Olimpiadi è riuscita a perdere una corsa che aveva già in tasca. Se Van Aert fosse partito da solo senza squadra probabilmente avrebbe vinto comunque. Aveva il doppio delle energie di chiunque altro in gruppo.
Resta un mistero come un team, partendo con il corridore nettamente più veloce in volata, in grado di battere Cavendish allo sprint, di resistere in fuga a due giri sul Mont Ventoux, scelga di attaccare. L’unica cosa che doveva fare il Belgio era cercare di portare Van Aert all’arrivo. In volata con altri 3 o con altri 30 avrebbe fatto poca differenza. E invece cosa fanno? Il forcing su di una salita a 40 km dall’arrivo lasciando il loro capitano totalmente da solo nel finale di corsa. È riduttivo chiamare Van Aert velocista, ma è successo proprio che la squadra ha lasciato il suo velocista da solo. E per cosa? Per forzare l’andatura?
Il compito di fare la corsa dura era della Slovenia. Loro avevano Pogacar e Roglic. E poi c’erano gli outsider. Il Belgio doveva rimanere compatto e unito. Tappare i buchi. Mantenere Van Aert il più possibile vicino alla testa della corsa. E poi negli ultimi 15 km ci avrebbe pensato lui a sistemare tutto – come ha fatto vedere di saper fare. Ma 40 km da solo no, sono troppi anche per un marziano. E il secondo posto suona come un miracolo dopo questa gestione di corsa.
Mentre Carapaz è stato l’outsider partito al momento giusto e con le giuste gambe. Ma Carapaz ha vinto anche perché dietro si è trovato un gruppetto di perdenti. Dura dirlo con i nomi altisonanti di quegli inseguitori, ma la realtà è che tolto Van Aert gli altri hanno corso veramente male. Così male da non tirare un metro e nonostante questo non raggranellare nulla all’arrivo. La cosa da fare era aiutare Van Aert, semplicemente perché se si fosse riformato in testa un gruppetto di 9 lo stesso Van Aert sarebbe stato solo a dover rintuzzare gli attacchi di tutti. E lì si sarebbe aperta una porta per un eventuale outsider che fosse partito nel momento giusto. Invece la tremenda paura di Van Aert ha fatto sembrare tutti gli inseguitori dei bambini che non vogliono tirare. Così hanno “lasciato” vincere Carapaz, meritatissimamente, perché l’unico che ha avuto gli attributi per portare in fondo l’attacco. E poi hanno anche preso paga da Van Aert in volata, dopo che gli sono stati a ruota per 40 km. Vergognoso.
Mi è pianto il cuore vedere i crampi di Bettiol, perché fino ad allora era stato magnifico. Seguiva il copione di una corsa intelligentissima. Aveva messo tutti i puntini in riga per creare una linea da outsider pericoloso per il finale. Peccato, perché il podio forse non sarebbe stato solamente un sogno.
24 lug 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside
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