Riavvolgiamo un attimo il nastro del successo fantastico dei nostri quattro moschettieri dell’inseguimento, percHé c’è un’immagine bella ed emblematica che vale la pena sottolineare.
“Abbiamo vinto?”
Gli Azzurri se ne sono resi conto subito, o quasi. Nello sforzo totale dell’arrivo hanno fatto tutto alla perfezione, compreso quell’aprirsi all’arrivo che pure segue logica e meccanismi collaudati per non lasciare nemmeno un millesimo di secondo sprecato.
Il tempo, nell’inseguimento a squadre, viene preso sul terzo corridore. Questo significa che nel giro finale, la tirata di Ganna è stata fatta per portare il più rapidamente possibile, il terzo uomo sulla linea del traguardo in una volata che sappiamo perfetta. Qual è il meccanismo?
All’imbocco del rettilineo finale il primo corridore si allarga verso l’esterno, più di tutti e per lasciare spazio al secondo che, a sua volta lascia il terzo lo spazio della corda. È questo che deve fare un’autentica volata perché è lui a fermare il cronometro.
È così che il primo del treno, FIlippo Ganna, in quel momento sta spegnendo il suo motore, è già davanti, e quasi senza accusare lo sforzo bestiale appena fatto, ha la lucidità e la rapidità per cercare la risposta all’ultima domanda: abbiamo vinto?
Nello splendido scatto di Luca Bettini si ferma proprio quel momento: Ganna guarda la parte opposta della pista, dove sono gli avversari, per capire chi sia davanti.
È in quel momento, proprio in quell’istante, che ha la risposta: da qui in poi può festeggiare. È oro.
5 ago 2021 – Riproduzione Riservata – Cyclinside, GPR