13 lug 2016 – Ci sono giorni che si fatica più in pianura che in salita. E allora anche la tappa di oggi, che non sembrerebbe avere grandi difficoltà dal punto di vista altimetrico diventa a rischio di distacchi e attacchi.
SI CHIAMA VENTAGLIO ed è quella disposizione particolare che i corridori assumono quando il vento sferza il gruppo lateralmente con forza. Si pedala inclinati, si cerca di stare al riparo e allora chi vuole tirare per dare un vantaggio a quelli dietro non fa altro che “aprirsi” coma ad andare ancora più contro al vento, ma creando riparo a chi sta dietro. Ci si mette così, affiancati e sfalsati col risultato che chi resta dietro, di lato, dove la larghezza della strada non dà più spazio, il vento se lo prenda tutto… e si crea un buco. È così che si apre un altro ventaglio. Chi sta dietro si sposta a sua volta sulla sinistra (se il vento spira da sinistra verso destra, come nel video), si crea un buco col ventaglio che precede e si cerca di non staccarsi, altrimenti si contano i secondi e i minuti.
E una gara pianeggiante rischia di fare più selezione della salita.
Sta alla bravura e alla tattica dei corridori, ma anche all’organizzazione delle squadre, riuscire a non perdere tempo o, anzi, a fare selezione. Certo non ci si riposa. E il ciclismo diventa spettacolo:
https://www.youtube.com/watch?v=kFaA1jU1Z40
Redazione Cyclinside