Quella attorno al sistema tubeless continua oggi ad essere tematica tecnica molto gettonata attorno al mondo delle biciclette road. E anche gravel.
È esattamente per questo motivo che proprio un anno fa, in occasione di Italian Bike Festival, ovvero la fiera italiana di riferimento del settore “bici”, avevamo interpellato più di un’azienda coinvolta nella produzione di ruote o coperture. Alle Case costruttrici avevamo posto domande specifiche inerenti questo standard tecnico oggettivamente predominante nel segmento dell’industria ciclistica di fascia alta:
- L’hookless è lo standard del futuro?
- Il tubolare è morto? Il copertoncino è rinato?
- Conta più il comfort, la scorrevolezza o la leggerezza?
- Qual è la larghezza ottimale del cerchio?
- Arriveremo mai a uno standard condiviso cerchio/pneumatico?
Conta più la costruzione del cerchio o dello pneumatico?
Questi i sette quesiti che avevamo fatto in quella occasione, e per conoscere le risposte vi invitiamo a cliccare qui.
Un anno dopo, appunto, siamo di nuovo “tornati alla carica”, e lo abbiamo fatto sempre approfittando della occasione ghiotta di Italian Bike Festival, dove con tanti produttori e/o filiali si ha l’occasione di scambiar direttamente parola.

Lo spunto che abbiamo rivolto loro in questo 2024 è stato leggermente diverso rispetto a quello dello scorso anno: più che altro ci siamo calati “lato utente”, per capire dalle aziende quale, a loro avviso e in base a ciò che quotidianamente ricevono dall’utente finale, siano i feedback rispetto a questo standard, quale e di che grado sia la conoscenza da parte del pubblico rispetto a uno standard oggettivamente più complesso di quanto fosse qualche anno il sistema del copertoncino o del tubolare e come appunto gli utilizzatori finali stiano fruendo di questo standard.
La nostra domanda è stata in fondo semplice ma non scontata, almeno a giudicare dal volume e dal tenore dei commenti che attraverso i nostri canali web e social riceviamo sull’argomento: a fronte di utenti oggettivamente molto attenti e “preparati”, è facile percepire che c’è diffusa disinformazione sullo standard tubeless, o quantomeno una conoscenza non completa rispetto a un sistema che ha oggettivamente regole, criteri tecnici e parametri ben precisi per essere fruito nel pieno delle sue funzionalità, dei suoi vantaggi e non da ultimo per farlo in sicurezza.
Probabilmente è anche alla luce di questa maggiore complessità per essere comunicato presso il pubblico che tante aziende continuano a interpretare il sistema tubeless nella sua configurazione “hooked”, ovvero “con uncino”, che è oggettivamente uno standard tecnicamente meno restrittivo e vincolante rispetto a quanti invece hanno investito nel tubeless nella sua configurazione hookless, senza uncino di ritenzione. Per carità, le motivazioni che portano le aziende a investire nel tubeless hooked piuttosto che hookless sono prima di tutto funzionali, legate alle diverse dinamiche di lavoro dell’interfaccia, ma proprio a giudicare dalle risposte dei nostri interlocutori crediamo che ci siano anche motivazioni che appunto sono legate alla complessità di recepimento dell’informazione da parte del pubblico “di massa”.
Non finisce qui: se fino a qualche tempo fa l’indicazione privilegiata (oseremmo dire univoca) di tante aziende era quella di utilizzare il tubeless nella sua configurazione nativa, ovvero senza camera d’aria, oggi tante aziende stanno un po’ facendo retrofront nella loro strategia di comunicazione con il pubblico, nel senso che stanno progressivamente aprendo all’opzione “camera d’aria”: come conferma questo video, a detta di tante Case quella della camera d’aria con il tubeless può essere un’opzione funzionalmente valida nel caso in cui la camera d’aria in gioco sia una camera d’aria superleggera. Alternativamente la camera può anche fare al caso del ciclista “occasionale”, nel senso che svincola l’utente da tutte le incombenze e da tutte le attenzioni tecniche in più che uno standard come questo impone di rispettare sia per quel che riguarda l’utilizzo, sia la sua manutenzione nel tempo.
ma se nel tubeless metto la camera d’aria, anche se quella leggera, non è meglio o quantomeno la stessa cosa, usare il copertoncino con camera d’aria leggera?
Onestamente la gestione del sigillante è una “menata” fastidiosa.
ciao.