di Maurizio Coccia
Otto rider in tutto, una attività che è già iniziata a inizio febbraio in Spagna e che si concluderà ad autunno inoltrato, incluse prove di Coppa del Mondo XC, classiche nazionali e internazionali (prima di tutte la Cape Epic) del calendario marathon e che vanta un equipaggiamento tecnico che vede Wilier Triestina come fornitore tecnico principale.
Stiamo parlando del Wilier Triestina – Pirelli Factory Team, che nel Campione Italiano marathon 2021 Fabian Rabensteiner ha la sua punta, ma che nel suo organico schiera anche altre importanti frecce come il campione belga marathon Wout Alleman e la campionessa italiana XC Under 23 Giada Specia.
Oltre a loro altri atleti di livello internazionale come Daniel Geismayr, Samuele Porro, Simone Avondetto, Gioele De Cosmo e Janis Baumann.
Meglio una full
La Urta SLR è la freccia nell’arco degli otto rider, sia quelli che svolgono attività di marathon, sia quelli che fanno XC.
È la full di punta della linea “Wilier”, una 110 millimetri (sia sulla forcella che per la sospensione) che a quanto pare conferma come le biammortizzate abbiano nettamente eclissato le hard tail come soluzione per affrontare le discipline veloci del mountain biking:
«Non voglio dire che le rigide siano morte, affatto, perché nelle marathon c’è ancora qualcuno che le sua, ma nel cross country sì, nel cross country sono senza dubbio la soluzione migliore»: ci piega Marco Trentin, che del team italiano è manager.
«Con la tecnologia e con il peso che riusciamo a raggiungere con i nostri materiali, inoltre con il feeling con cui familiarizzano i ragazzi, non avrebbe senso passare da una full alla front (che pure esiste nella linea Wilier Triestina) in funzione del percorso di gara, soprattutto perché le marathon dove effettivamente la rigida potrebbe servire si contano sulle dita di una mano».
La Urta SLR di Rabensteiner
Il campione italiano Rabensteiner utilizza una Urta SL in taglia M (è alto 173 centimetri). Il frame-set è completato da una forcella Fox 34 da 100 millimetri, «anche se – ci spiega Trentin – il belga Alemann e tutti quelli che fanno XC hanno esteso a 110 millimetri l’esclusione». Ed anche quella di andare su escursioni sempre più capaci è un’altra tendenza che pare irreversibile nel cross country sempre più tecnico e “tricky” che caratterizza i nostri tempi.
Entrambe le sospensioni sono bloccabili, con un lock-out che rende la Urta SLR equiparabile quasi a una road bike nei tratti più scorrevoli.
Coperture e pressioni
Sempre per rimanere sulla Urta SLR di Rabensteiner, il peso della bici intera, comprensiva di pedali, è di 10 chili, e questo considerando le coperture Pirelli Scorpion da 2.4 pollici che utilizza abitualmente il team. La sezione non scende mai sotto quella ampiezza anche questo a conferma che anche per quel che riguarda l’ampiezza delle coperture il mountain biking moderno ha canoni sempre più orientati all’oversize: «In genere cambiamo tipo di tassellatura in base al percorso, ma la sezione è sempre quella, da 2,4 pollici».
Pressioni? Ovviamente cambiano in base al percorso, ma in questo caso l’intervallo è minimo. Ad esempio, nel caso di Rabensteiner la pressione è di 1,15, 1,25 bar per l’anteriore e 1,3 bar per il posteriore. Ciò che non manca mai nelle coperture tubeless-ready dei rider “Wilier” sono le mousse antiforatura, nello specifico delle Andreani, anche queste diventate accessorio immancabile nel credo del rider agonista moderno.
Quelle pedivelle Shimano
Per finire la trasmissione: la Urta SLR del team sono equipaggiate con un gruppo Shimano Xtr a 12 velocità, con scala 10-51 e guarnitura che monta quasi sempre il 36 denti (con l’eccezione del 32 che viene usato solo da Giada Specia oppure dai colleghi uomini in occasione di marathon particolari come la “Hero”.
Lunghezza pedivelle? Per tutti è da 170 millimetri, anche questa considerata la misura più adatta per assecondare le esigenze dell’agonismo moderno, in particolare degli XC, dove Trentin ci spiega che una lunghezza simile asseconda nei rilanci continui imposti della specialità, ma è amica anche nelle marathon, dove una leva più corta ti garantisce maggiore frequenza di pedalata.
Informazioni: Wilier Triestina