di Guido P. Rubino
Un anno di Cyclinside e tecnica della bicicletta, facciamo il punto dopo che, anche con i nostri lettori, abbiamo discusso di un po’ di tutto raccontando un mercato che si evolve, propone, a volte rincorre e ogni tanto inciampa, ma trasforma lentamente la bicicletta in una molteplicità di idee che prendono forma senza rimanere in un cassetto. È il mercato stesso, poi, a dire il successo o meno. E questo anche a prescindere dalle spinte di marketing (che sì, ci sono e non è uno scandalo). Anzi, è un mercato che, quest’anno ancora di più, si è rivelato così vario da portarci a possibilità di ciclismi mai viste o quasi.
Ma di cosa si è parlato di più? Ecco i temi che hanno coinvolto di più i nostri lettori e facciamo anche il punto della situazione dal punto di vista della… bicicletta.
I temi dell’anno
Gravel
È il primo tema che mettiamo ma se la può giocare con l’e-bike, di cui diciamo sotto. La bicicletta gravel si è dimostrata non solo come alternative all’andare su strada senza sconfinare nella mountain bike, ma sta dimostrando sempre di più di poter sostituire, in molti casi, la stessa bicicletta da corsa. Tranquillizziamo subito i puristi: nessun pericolo per le biciclette da corsa che continuano e continueranno a prosperare. Ma seguono un loro corso sempre più specifico e tecnologico nella tensione alla prestazione assoluta. Ovviamente restano sul mercato in tantissimi livelli, anche in versione base, per tutti coloro che vogliono comunque qualcosa che si presenta sempre più come una nicchia (ebbene sì).
La bicicletta gravel, nella sua versatilità, va a coprire sempre di più ciclismo su strada oltre, ovviamente, a quello su sterrato, con soluzioni che iniziano a toccare anche il mountain bike leggero, ma su questo torneremo.
Di fatto molti nuovi utenti che si avvicinano alla bicicletta “da corsa” deviano sulla gravel nella configurazione più adatta e si godono le geometrie che più volte abbiamo suggerito definito come “endurance” (d’altra parte una bicicletta scattante e nervosa è più complicata da guidare, a chi serve se non si fanno gare in circuito e poco più?).
Insomma, il 2021 è stato l’anno della consacrazione Gravel che è passata definitivamente da “fenomeno” a “tipologia” di mercato ormai acquisita.
E-Bike
Non è più una novità il settore e-bike che sì, parla di biciclette a tutti gli effetti e non toglie nulla alla bicicletta tradizionale. Chiarito questo l’e-bike nel 2021 ha avuto una spinta notevole proprio nella sua evoluzione che l’ha resa definitivamente matura. Al punto da poter dire di aver superato tutti quei problemi, riguardanti soprattutto l’autonomia, in cui sta ancora incespicando il settore delle automobili elettriche nel discorso più ampio di evoluzione ecologica. Le batterie delle biciclette si sono evolute assieme ai motori e l’efficienza è aumentata tantissimo e, insieme, la praticità. Questo è un punto fondamentale per un mezzo che si propone, tra gli altri, l’obiettivo di migliorare la mobilità in città: chi sceglie una e-bike spesso non è competente del mezzo per cui tanto più risulta efficiente questo e meglio è. Fondamentale se davvero si parla di un veicolo che vuole andare a sostituire gli scooter.
Poi c’è il mondo sportivo, quello che le e-bike le ama, le odia o le sopporta semplicemente. Discorso complesso, ovviamente, ma neanche tanto se si considera che sono pur sempre biciclette di due mondi che non si pestano i piedi. Anzi, in molti casi vanno d’amore e d’accordo unendo possibilità diverse e allargando più che mai il bacino di utenza. Nuovi pedalatori che si avvicinano alla bicicletta in questo modo per poi, spesso, scoprire anche il piacere di quella non motorizzata che non avrebbero nemmeno considerato. In generale, c’è più gente che pedala e questo è sempre, in assoluto, un segnale positivo: non dimentichiamocelo.
Normative e sicurezza
Nella classifica degli articoli più letti dell’anno spiccano decisamente gli articoli dedicati alle normative riguardanti la bicicletta in maniera diretta e indiretta. Se all’inizio dell’anno c’era la spasmodica ricerca di chiarimenti su cosa si potesse e non si potesse fare in bicicletta rispetto alle limitazioni imposte per l’emergenza pandemica, hanno continuato, poi, a tenere banco gli articoli che parlavano delle nuove normative in cui è implicato il nostro mezzo di riferimento.
In questo, permetteteci un momento autocelebrativo, Cyclinside si è imposto come riferimento per molti lettori grazie alla ricerca sempre accurata volta a dare informazioni verificate e mai semplicemente copiate da altrove nella comunicazione delle nuove normative. Abbiamo seguito una linea editoriale spesso in contrasto con le logiche SEO rinunciando, a volte, a essere primi nel pubblicare una notizia a favore di una verifica in cui abbiamo coinvolto anche i nostri avvocati e fino a contattare direttamente le fonti governative col risultato di fornire ai lettori informazioni puntuali e precise e, a volte, in contrasto con quanto pubblicato dalla massa. Un lavoro che ci è stato riconosciuto dagli stessi lettori.
Tornando al tema, il 2021 è stato un anno che ha visto spesso nominare la bicicletta dalla penna del legislatore e questo testimonia un’attenzione dovuta alla crescita del settore pure se trascurato da altre parti (lo scorso anno c’era stata una spinta eccezionale da parte del Governo a usare anche la bicicletta per migliorare il distanziamento fisico, la mobilità e, soprattutto, ridurre l’affollamento del trasporto pubblico più insufficiente che mai. Nel 2021 il tema, in questo senso, non è più stato trattato). Però di bicicletta si è parlato in maniera seria da parte delle amministrazioni locali che hanno capito, finalmente, che è un tema conveniente non solo in propaganda elettorale ma porta vantaggi economici a più livelli.
Si è parlato anche di sicurezza a più livelli con ragionamenti interessanti sulle ciclabili e stanno comparendo, sempre di più, corsie dedicate esclusivamente alle biciclette. Poche, pochissime ancora, ma in aumento. E alla fine dell’anno ci va di essere ottimisti su un cambiamento che non è più un’alternativa. Poi c’è ancora da lavorare tanto a cominciare dalla cultura della mobilità e dalla percezione della bicicletta nella società urbana ed extraurbana. Ancora troppi la vedono come elemento di disturbo senza capirne l’opportunità. Ma prenderli di punta non è la via efficace per migliorare la situazione.
Utenti arrabbiati
C’è nervosismo in giro e non ci si sfoga solo sui social, purtroppo. I social, però, rischiano di diventare la brace che scatena la fiamma sulla strada. Un richiamo al buon senso e alla tolleranza (sì, mettiamo in conto che si possa sbagliare ma chiedere anche scusa) è d’obbligo da parte di tutti. Alimentare la rabbia rischia di fomentare qualche folle e non è il caso. Ci fermiamo qui sul tema. Ne abbiamo già detto e ci torneremo ancora.
Poi ci sono gli utenti arrabbiati dalle novità della bicicletta. Il mercato porta novità continue e l’accelerazione culturale del marketing rischia di strappare un po’ i tempi. Sta a noi decidere cosa ci serve e cosa possa essere superfluo. Attenzione però a tenere troppo lo sguardo a terra senza andare avanti. Perplessità, prudenza e ragionamento ci stanno, restare fermi, no. La bicicletta, nel corso della sua storia, si è evoluta di continuo ed ha sempre incontrato le ritrosie di pochi o di tanti. Dalla discussione stessa sul cambio di velocità ai più moderni pedali a sgancio rapido, fino ai sistemi elettronici, ai freni a disco, all’aumento di rapporti e così via.
Se è vero che oggi c’è stata un’accelerazione secca su molti aspetti da portare a confusione è anche vero che a questa accelerazione corrisponde una varietà di mercato mai vista prima. A ognuno la sua scelta quindi senza sentirsi in dovere di prendere l’ultimissimo modello e magari considerare le proprie aspettative.
Prezzi
Sì, le biciclette “top di gamma” sono cresciute ancora di prezzo nel 2021. Questa tendenza fa parte dei motivi di inquietudine di molti utenti che da una parte vedono un deprezzamento veloce delle biciclette appena acquistate e dall’altro si chiedono se dietro questo aumento dei prezzi non ci siano pratiche commerciali che vogliano solo spremere l’utente al massimo. Certamente un ruolo importante lo gioca la ricerca continua di novità che ha un costo che viene spalmato su lassi di tempo troppo brevi prima di un’altra novità. C’entra l’economia di scala ma anche una crescita tecnologica notevole che un costo ce l’ha eccome in termini di ricerca e investimenti. Piuttosto occorre chiedersi quanta di questa tecnologia possa servire realmente alle nostre necessità cercando di andare oltre il “voglio il massimo possibile”. Nel paragone automobilistico sarebbe come pretendere di voler comprare sempre una Formula 1, ma quanti di noi sarebbero in grado di guidarle e apprezzarne le caratteristiche. Alla fine ne vedremmo solo il costo eccessivo di acquisto e manutenzione. Le biciclette top di gamma stanno andando sempre di più in un territorio di “assolutezza” riservata sempre a meno utenti. Forse è meglio pensare ad altro, quindi, da poter apprezzare di più e sfruttare con maggiore efficacia.
Donne
La bicicletta è sempre più al femminile. Le donne che pedalano aumentano di continuo e si sono superati tantissimi tabù. Ne abbiamo parlato anche nei giorni scorsi a riguardo delle gare femminili (che aumentano) così come aumentano le cicliste sulle nostre strade. E nel 2022, scommettiamo, saranno sempre di più.
Problema negozi
E sì: avercene di biciclette. L’anno che sta iniziando non promette di risolvere i problemi di disponibilità che abbiamo sperimentato nel 2021. Il 2022 sarà un anno interlocutorio verso il 2023 in cui si dovrebbe vedere, finalmente, di nuovo il sole e speriamo non sia solo quello del Sol Levante. La crisi nera della globalizzazione commerciale ha portato molti a ripensare – non solo nel nostro settore – l’organizzazione produttiva. A prescindere dalla durata della pandemia, che speriamo davvero agli sgoccioli per tutta l’umanità, si stanno innescando cambiamenti che proseguiranno nel futuro.
Questo è ciò che ci auguriamo tutti. E vi comunichiamo insieme ai nostri auguri di un anno di belle pedalate senza limiti che non siano altro che quelli che ci vorremo imporre da soli.
Infine, i ringraziamenti
Se siete arrivati a leggere fin qui, siete già tra i nostri lettori migliori e non possiamo che ringraziarci. Cyclinside è cresciuto in tutti i sensi nel 2021 e molte novità (alcune davvero importanti) si prospettano per il 2022 e stimolate dai nostri stessi lettori e dalle aziende che ci hanno dato fiducia permettendoci di fornire un servizio che cerchiamo di migliorare sempre per essere all’altezza dei nostri obiettivi: raccontare la bicicletta e dare un supporto, sempre gratuito, ai nostri utenti e questo al di là della semplice presentazione di prodotti.
La squadra di Cyclinside continua a crescere e l’apprezzamento pure delle aziende va anche al di là dei traguardi numerici, decisamente importanti, che pure raggiungiamo. E questo, permetteteci, è la nostra soddisfazione maggiore. Vedere riconosciuta la qualità, in un mondo che sembra spingere sempre di più verso la quantità, è una soddisfazione che condividiamo con voi tutti.
Continuate a seguirci che ci divertiremo un bel po’ insieme.
31 dic 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside