di Lorenza Cerbini
Ḕ stato presentato come “Un velodromo per la Toscana”, ma di fatto servirebbe tutto il Centro Sud.
Si tratta di un impianto polivalente capace di ospitare fino a 3 mila spettatori per dare maggiore impulso al movimento della pista e forgiare, anche attraverso una apposita Academy, i campioni di domani.
L’area su cui costruire l’impianto è stata identificata, quattro ettari nel comune di Montevarchi. E proprio la sindaca della cittadina valdarnese, Silvia Chiassai Martini, anche presidente della Provincia di Arezzo, ha lanciato la candidatura, accolta positivamente da Giovanni Malagò (Presidente Coni, intervenuto in video da Pechino) e Cordiano Dagnoni (Presidente Fci, in video dalla Lombardia).
Sulla carta l’edificio è già stato pensato e disegnato. Gli architetti di Orlandi Associati e Studio63 hanno pensato ad una struttura in legno lamellare con soluzioni costruttive a limitato impatto ambientale (in ottica di sostenibilità previsto un impianto fotovoltaico da 600 KW e uno per la raccolta dell’acqua piovana), con volumi che esaltano le trasparenze e capaci di catalizzare la luce. Un impianto al servizio dei cittadini, con palestra, bar, ristorante, un negozio di articoli sportivi, uno spazio espositivo. Il cuore è comunque costituito dalla pista e dal suo parterre con le caratteristiche per accogliere un mondiale o una Sei giorni o di trasformarsi per manifestazioni di free style, ma anche di pugilato, arti marziali e ginnastica artistica.
«Stiamo pianificando i prossimi 30 anni» ha detto Chiassai Martini. Franco Chioccioli, Mario Cipollini, Rinaldo Nocentini, Marco Villa (Ct nazionale pista) e Daniele Bennati (anche nella veste di ex pro oltre che di CT nazionale strada) hanno strizzato l’occhio al progetto “per far crescere i nuovi Ganna”. Chiassai è ben decisa ad andare avanti, credendo in uno sport che al Valdarno ha regalato grandi campioni.
2 feb 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside