6 mar 2021 – Nemmeno un anno. Le strade bollenti fatte di polvere e ciottoli oggi sono state più clementi, nei 15 gradi di una quasi primavera al posto del sole rovente del primo agosto di quella strana edizione 2020.
Eppure niente normalità ancora. Niente pubblico e accessi contingentati che la minaccia del Covid-19 fa più paura del Monte Sante Marie o della salita finale, dentro Siena, che porta nella magica piazza del Campo.
Quella dove si presenta, sbracciandosi entusiasta, Mathieu Van der Poel. Una corsa vinta quasi con facilità e precisione. Ma dilagando per forza e lucidità.
Polvere alzata dalle ruote e dalle ammiraglie. Se ci sono troppi mezzi al seguito la Strade Bianche è forse la corsa dove si nota di più. Intanto abbiamo visto anche corridori fare le prove per il primo aprile, quando non si potrà più scherzare e le borracce andranno gettate solo nelle green zone o restituite al personale della squadra. ciclismo che si evolve, mentre le strade bianche richiamano al passato e cercano di fare selezione da altri tempi, in una corsa, unica nel suo genere anche per essere nata da una manifestazione cicloturistica (L’Eroica).
Polvere e selezione naturale, da dietro più che mai, mentre proprio dal Monte Sante Marie esce la selezione buona, quella dei corridori che si possono davvero giocare la corsa. Davanti, verrebbe da dire, escono i soliti Van Aert e Van der Poel, quelli più attesi. Ma con loro anche Alaphilippe e Bernal, già in bella forma.
Otto in tutto e non di più quelli usciti fuori a una cinquantina di chilometri dal traguardo, con Simmons che si perde per foratura e troppo tempo nel cambio ruote (polemica freni a disco dietro l’angolo, lo sappiamo, ma a volte si perdeva tempo anche con freni tradizionali).
Selezione comunque definitiva. I secondi degli inseguitori sono andati inesorabilmente aumentando dopo un quasi ricongiungimento. Allo scatto secco di di Alaphilippe si stacca a sorpresa Van Aert, con Pidckock rimasto nella rete del controllo del belga. Mossa tattica di un Alaphilippe che appare in forma splendida e brillante anche in discesa.
Rientrano un po’ più avanti Van Aert e Pidcock, di fatica e di forza e vanno via insieme agli altri. Mentre dietro, tutti gli altri, si perdono sempre di più.
Van Der Poel fa la differenza nell’ultimo tratto di sterrato, le Tolfe. Una sparata pazzesca, seguito solo da Alaphilippe, con un po’ di ritardo e poi Bernal, rientrato a tutta con l’ultimo treno. Diventa un gioco tattico a questo punto, difficile immaginare il più lucido nel gioco degli sguardi e di ruote. Con un allungo ad assaggiare gli avversari per Mathieu Van Der Poel. Giusto qualche chilometro prima di annichilirli a via Santa Caterina, in quel tratto di salita pazzesca dove sembra impossibile andarci in bicicletta. La Strade Bianche 2021 è sua.
RISULTATO FINALE – maschile
1 – Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix)184 km in 4h40’29” alla media di 39.361 km/h
2 – Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick-Step) a 5″
3 – Egan Bernal (INEOS Grenadiers) a 20″
4 – Wout van Aert (Jumbo-Visma) a 51″
5 – Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) a 54″
RISULTATO FINALE – femminile
1 – Chantal van Den Broek-Blaak (Team Sd Worx) 136 km in 3h54’40” alla media di 34.773 km/h
2 – Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo) a 7″
3 – Anna van Der Breggen (Team Sd Worx) a 9″
4 – Annemiek Van Vleuten (Movistar Team Women) a 11″
5 – Cecilie Ludwig Uttrup (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) s.t.
Redazione Cyclinside