di Lorenzo Arena
4 mar 2021 – Torniamo un attimo al manubrio di Mathieu Van der Poel, ieri sera durante il programma televisivo fiammingo “Extra Time Koers” su Sporza il papà Adrie ha fatto sapere che:
«Durante la Kuurne-Brussel-Kuurne Mathieu ha colpito un’auto con lo stesso manubrio. Poi alla Samyn è finito in un buco terribile e in quel momento il manubrio si è spezzato. Non penso che sia un problema strutturale. Tutti usano quella bicicletta».
Un’altra testimonianza viene da Lennert Teugels, corridore della Tarteletto-Isorex. Lennert in via esclusiva per Cyclinside ci ha raccontato che:
«Ero proprio a fianco a lui nel tratto di ‘Mont de Frasnes’ quando ha preso un vero e proprio cratere. Si è sentito chiaramente rompersi qualcosa. Ho pensato che il suo telaio si fosse spezzato in due e mi ha strappato una risata sul momento. Secondo me gli utilizzatori delle Canyon non devono avere paura, il cratere era profondo almeno 10 centimetri».
C’è poco da dire. Nessun meccanico fa i saluti di gioia nel dover cambiare un manubrio integrato con le guaine idrauliche che ci possano in mezzo e vanno a finire dentro al telaio.
C’erano una volta i manubri “normali” che li potevi cambiare in 10 minuti tutto compreso. Avete voluto l’aerodinamica? Contenti voi…