13 nov 2018 – Abbiamo ancora qualcosa da raccontare sulla fiera di Taipei in termini di curiosità e prodotti visti. Intanto, però, vale anche la pena fare il punto sulla fiera in quanto tale. Un dubbio che sembra interessare le fiere di tutto il mondo.
Taipei è sempre stata, storicamente, fuori da tutti i calendari tradizionali delle fiere. Si è sempre svolta a marzo ed è una fiera che, dall’Europa (e non solo) ha attratto soprattutto i visitatori business, non potrebbe essere altrimenti vista la lontananza dal nostro baricentro. Però è anche una fiera che all’occhio attento può regalare molto. Tanto per cominciare qui si intuiscono tendenze e c’è il futuro del mercato. Alcune proposte che appaiono anche un po’ forzate, non sono altro che quel che vedremo poi nelle fiere nostrane, Europa e, più in generale, in occidente.
Siamo andati a curiosare anche quest’anno. Un’edizione anomala per un esperimento già rientrato. La fiera di marzo torna a marzo, ma intanto anche a ottobre ha avuto qualcosa da raccontare. L’occasione è stata anche per dare un’occhiata alla città di Taipei, per molti versi un confluire di culture e visioni diverse. Che convivono insieme senza pestarsi i piedi. Anzi, creando una varietà decisamente affascinante.
Ecco il nostro racconto, stavolta in un video:
Guido P. Rubino