22 lug 2018 – Nei paragoni che si sono fatti in questi giorni con li Tour de France ci si è spesso dimenticati di considerare come la quantità di pubblico presente lungo le strade della più importante corsa a tappe del mondo sia davvero enorme.
Un fiume di gente che accorre ogni anno da ogni parte del mondo per veder passare i corridori spesso per pochi momenti. Attimi in cui si concentra tutta l’attesa e la tensione per l’evento. Il Tour ci ha abituati, più di qualsiasi altra corsa, a vedere corridori navigare in un mare di folla in uno spettacolo davvero unico. In quale altro sport li pubblico è così vicino ai suoi beniamini?
Ecco, quel che fino a ieri era un vanto, in questo Tour (ma a ben vedere anche prima, anche al Giro qualche volta, ammettiamolo) rischia di diventare un rischio troppo alto. Un valore che il ciclismo non può permettersi di pagare se a farne le spese è la corsa stessa, vittima di esaltati che saranno pure pochi, ma possono davvero compromettere tutto.
Gli organizzatori stessi del Tour de France se ne sono resi conto e già da un po’. Appare quasi profetico, pensando a quest’anno, il video che il Tour de France preparò per l’edizione del 2016.
Come potete vedere qui sotto il video è eloquente: richiama ad una responsabilizzazione degli stessi tifosi. Che siano in grado di controllare se stessi ma anche gli altri. Perché lo spettacolo sia bello per tutti. Come è sempre stato il Tour.
Quel video oggi andrebbe riproposto con forza:
Redazione Cyclinside