di Lorenzo Arena
24 feb 2021 – Chiedere quale sia il migliore copertocino o tubolare sul mercato è come investigare sul sesso degli angeli. Ognuno ha la propria idea, per lo più basata su infelici esperienze personali. Però è altresì vero che le coperture hanno dei dati oggettivi (peso, tipo di composto, carcassa e gli altri dati tecnici) che aiutano a classificarle. Ovvio che quando questi dati sono uguali o molto simili la soggettività entra in gioco.
Premessa obbligatoria prima di raccontarvi dei copertoncini Vittoria Corsa Graphene Control 2.0 che abbiamo provato con l’intento di raccontarveli.
Partiamo dalla parte oggettiva della prova: i numeri.
Caratteristiche
Il modello in nostro possesso è il 700x25c dal peso di 265 grammi l’uno. La carcassa è da 320 TPI (il numero indica la quantità di fili per ‘pollice’, in parole povere si puo’ riassumere che più questo numero è alto e più la scorrevolezza è elevata. 320 è valore molto alto). Il battistrada è sviluppato con la tecnologia dei 4-componenti, tanto cara a Vittoria, con l’aggiunta del grafene in questo caso. Sul grafene si è parlato molto negli ultimi anni, sembrava essere il materiale del futuro ma, per il momento, se si esclude la stessa Vittoria, si vede ancora piuttosto poco a causa delle sue difficoltà lavorative. Il profilo del battistrada è un elemento distintivo per i Corsa Control Graphene 2.0: una serie di intagliature parallele orientate secondo il senso di marcia, slick al centro e con un disegno a spina di pesce appena accennato ai fianchi.
La prova
Nonostante un’esperienza quasi trentennale, montare questi copertoncini richiede una buona dose di pazienza, forza e tecnica. Consigliamo di “tirarli” un po’ con mani e piedi, un po’ come si fa con i tubolari, prima di iniziare a montarli sul cerchio. Portati alla pressione massima (145 psi) la sezione misurata è di 27mm. Nessuna imperfezione visiva nel far girare la ruota, cosa abbastanza normale per tutti i copertoncini a dire il vero.
A esaurimento totale
È bene spiegare che la “prova” non è stata un’uscita di qualche chilometro, ma è durata fino a che i copertoncino posteriore è giunto alla fine del suo ciclo vitale. Sono stati necessari ben più di 7000 km prima di levarli e, come sempre accade, l’anteriore avrebbe avuto ancora molta strada davanti a sé. Importante sottolineare che questi chilometri sono stati macinati su strade fiamminghe, le quali non sono certo tra le più scorrevoli e pulite del mondo. Probabilmente sulle strade italiane avrebbero resistito ancora di più. Forature? Nessuna e in genere da queste parti ci portiamo due camere d’aria di scorta ad ogni uscita.
Abbiamo parlato di numeri e di fatti. Entrando nel campo della soggettività, se abbinate a un paio di ruote ad alto profilo di alta gamma, si ha una senzazione di assoluta velocità e scorrevolezza (con il modello Corsa Graphene 2.0 – senza la dicitura “Control” – questa sensazione è ancora più accentuata). Durante le competizioni non ci hanno riservato “brutti scherzi” anche con asfalto bagnato. Avere un pneumatico sempre prevedibile non è un fattore secondario secondo noi.
Sul mercato
Concludiamo comunicando che i colori disponibili sono due: nero o para (il battistrada è comunque sempre nero). Il prezzo parte da 61,95 euro e la disponibilità, oltre alla sezione da 25 millimetri che abbiamo testato noi, prevede anche la misura da 28 e da 30 millimetri. Vittoria completa la gamma di questa copertura anche con la versione tubeless (71,96 euro) e tubolare (94,95 euro).
Ulteriori informazioni: https://www.vittoria.com/it/it/copertoni