Il Tour de France, velocisti a parte, si concede un week end di pausa con due tappa di trasferimento. Due tappe dedicate per la maglia verde. Lasciamo nell’armadio le altre, per questi due giorni e dedichiamoci allo spettacolo dei velocisti. A noi, visti i risultati, va pure bene così, sia chiaro.
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Oggi lezione di tattica della volata. Con anche concessione di fuga per le telecamere di due corridori della Total Energie. Burgaudeau e Vercher, chi sono costoro? Se ne parlerà per la tappa di oggi e alla squadra va già bene per dire che ci sono e che ci stono stati.
Poi volata, prevista, immaginata, studiata (dai velocisti), sperata (dal nostro Milan soprattutto), voluta (da Milan). Stavolta azzittisce tutti, è stato decisamente il più forte, anche della sua squadra, che si è perduta nel finale.
Finale di curve ampie, di squadre che si iniettano nel gruppo a suon di spinte e spintoni, con qualche spallata da Tour de France.
Si è trovato senza squadra, nel caos del rettilineo finale ma stavolta la potenza di Milan non ha avuto rivali. È partito al momento giusto, appena ha visto Groves muoversi. Dietro di lui solo van Aert, bentornato (chi aveva detto che a una certa età, con moglie e figli, passa la voglia di fare le volate?). Ma, soprattutto, bentornato Jonathan Milan alla vittoria. Un italiano al Tour de France. Ci voleva. Avevamo aspettato anche troppo, no?
Milan, vittoria con penalizzazione
La giuria ha giudicato non del tutto regolare la volata di Jonoathan Milan. Per lui una multa di 500 Franchi Svizzeri e dieci punti di penalizzazione nella classifica della maglia verde per aver ostruito un altro corridore in volata.
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