Quella dell’Antartide è stata una delle avventure più faticose per Omar di Felice, ma anche una delle più significative della sua carriera di atleta che si cimenta in imprese ai limiti dell’impossibile.
L’Antartide ha lasciato molto in Omar come atleta e come uomo e ora l’ultracycler romano, lo racconta attraverso un libro e un film che sono stati presentati qualche giorno fa a Milano al Cinema Anteo, a City Life.
La serata, introdotta da Lia Capizzi, ha visto la partecipazione di circa 150 ospiti, tra giornalisti, esperti del settore, sponsor e appassionati di avventure estreme. Il film, prodotto da Omar Di Felice e Different Media con la regia di Nicolò Padovani, esplora non solo i limiti fisici e mentali dell’uomo ma anche la fragilità e la bellezza dell’Antartide, un luogo affascinante e minacciato dai cambiamenti climatici.
Un viaggio oltre i confini fisici e mentali
La serata è iniziata con un’introduzione che ha ripreso le tematiche del libro di Di Felice, “La mia Antartide”, pubblicato da Baldini+Castoldi. Il documentario, della durata di 95 minuti, alterna immagini del continente ghiacciato a riflessioni profonde sulla sfida personale del protagonista, che ha affrontato solitudine, imprevisti e introspezioni in un ambiente estremo.
Tra i contributi più significativi, spiccano le testimonianze di personaggi come Luca Parmitano, astronauta dell’ESA, e Hervé Barmasse, alpinista di fama internazionale. Le scienziate Serena Giacomin ed Elisa Palazzi hanno arricchito il racconto con analisi sull’importanza dell’Antartide per l’equilibrio climatico globale. A tenere il filo emotivo del viaggio è stato il coach di endurance Fabio Vedana, che ha narrato le sfide interiori affrontate da Omar.
Un messaggio potente e universale
Il documentario non è solo la cronaca di un’impresa straordinaria, ma anche un invito alla riflessione. “Le immagini ci portano oltre l’Antartide, verso una profonda analisi delle sfide e dei limiti che l’essere umano moderno deve affrontare,” ha dichiarato il regista Nicolò Padovani. La narrazione esplora la connessione tra l’esplorazione personale e il ruolo dell’uomo nel preservare il pianeta.
Al termine della proiezione, Omar Di Felice ha salutato il pubblico visibilmente emozionato: «Questa serata è stata la celebrazione del progetto più ambizioso della mia vita. Non aver completato il percorso fino al Polo Sud mantiene vivo in me il sogno dell’Antartide».
Prossime tappe
Dopo il successo della prima milanese, il film sarà proiettato a Torino (5 dicembre), Cuneo (6 dicembre) e Bologna (17 dicembre), con diverse date già sold out.
“WHITE OUT – Oltre l’Antartide” è un viaggio che unisce avventura, scienza ed emozione, spingendo lo spettatore a interrogarsi sul rapporto con sé stesso e con il pianeta. Un appuntamento imperdibile per chi cerca ispirazione e connessione con la natura.
Ulteriori informazioni: http://ultracyclingman.com/
Immagini della serata a cura di Marta Baffi – @marta_photographer