21 lug 2016 – “È come una caccia al tesoro geolocalizzata”, ti dicono, quando ti spiegano il nuovo gioco che sta impazzando sugli smartphone degli adulti prima ancora che su quelli dei giovani. E allora ti viene in mente che questa cosa di “caccia al tesoro geolocalizzata” l’avevi già sentita.
Da quando i sistemi gps sono diventati di uso comune e alla portata di tutti c’è chi ha pensato bene di sfruttarne le potenzialità anche per giocare. Il Geocaching, nato un po’ di anni fa, era proprio questo in effetti. Si tratta di lasciare dei “regali” nascosti in un punto geolocalizzato, che chi partecipa al gioco possa trovare (anche con un po’ di difficoltà), prendere qualcosa e lasciare a sua volta insieme a una testimonianza. In genere il regalo altro non è che una scatola di plastica con dentro oggetti di minimo valore che chi trova l’oggetto può prendere a patto di lasciare a sua volta qualcosa per poter far proseguire il gioco. Solitamente c’è anche un taccuino per annotare il passaggio.
Nelle intenzioni originare della prima comunità nata per il geocaching il fine era proprio il divertirsi all’aria aperta. Intorno al 2010 la diffusione del gioco è stata piuttosto importante, anche se era già da 10 anni che era nata la prima comunità. La diffusione dei gps per bicicletta ha spostato molto l’interesse anche verso gli escursionisti a pedali.
Per chi volesse divertirsi con il geocaching il sito di riferimento è www.opencaching.com, dove ci si può registrare e iniziare subito a giocare sfruttando il proprio sistema gps, ma ance uno smartphone dotato di gps.
Molto probabilmente troverete già degli oggetti vicini a voi, magari, affianco, ci sarà pure un Pikachu, più facile da catturare. Ma volete mettere il divertimento?
Redazione Cyclinside