14 ott 2020 – Copione previsto con qualche eccezione. C’è stata la fuga, poi i treni dei velocisti.
Tra le eccezioni, quella negativa è per Elia Viviani. Il veronese a poco più di 25 di chilometri dal traguardo viene tamponato da una moto dell’organizzazione che provava a superare il gruppo in una rotonda. Un piccolo errore e operatore nel panico (che poi lascia anche cadere la moto). Per Viviani una botta e poi l’inseguimento proprio nel momento che la Groupama FDJ di Demare decideva che era il momento di accelerare. Forse potevano farsi un favore, forse va bene così, ma tant’è. Viviani ha certamente visto annate migliori.
Come da copione la fuga viene annullata a pochi chilometri dal traguardo e i corridori in fila nelle vie di Rimini. Nella volata, lanciata dagli uomini di Demare, è proprio il francese ad avere la meglio. Secondo – ancora – Sagan che ha sbagliato per un attimo a scegliere la ruota: è andato dietro a Gaviria che partiva invece di seguire subito Demare, e quando è tornato sul francese ha dovuto schivare la ruota dell’ultimo uomo, Guarnieri, che tirava la volata. C’è un po’ da recriminare per Sagan stavolta e, scusate se è poco, ha anche dimostrato di esserci con la gamba giusta anche in volata. Altro che finito. Lo vedremo ancora, ci scommettiamo.
Redazione Cyclinside