Da una finestra spunta la bicicletta di Silvano Contini, c’è anche una maglia rosa, ma la bicicletta è quella che ha usato quando correva da junior, quando era ancora un ragazzino che prometteva bene, prima di diventare il corridore che faceva sudare Moser e Hinault e dava pensieri anche a Martini in nazionale. È una delle biciclette esposte sul Sacro Monte, Camponono, a Varese, alla prima edizione di Storie di Uomini e Biciclette- Nel fine settimana è prevista la presentazione del libro “L’invicinbile Binda” di Edoardo Rosso e l’inaugurazione della mostra fotografica “Artigiani, bici e città” di Guido Rubino (visibile nella Chiesa Incompiuta dal 19 al 29 marzo).
Biciclette sparse nel dedalo dei vecchi magazzini. Con qualche sorpresa, come una delle bici da record di Francesco Moser
Una parte della mostra, poi. è dedicata ai velodromi, con una raccolta di firme per salvare il velodromo Luigi Ganna, di Varese (quello che contiene anche uno stadio) che qualcuno vorrebbe frettolosamente fare fuori e che, invece, potrebbe essere salvato senza necessariamente andare contro agli interessi economici di chi fa prima a buttarlo giù.
Storie di ciclisti e di biciclette, che valgono la pena una passeggiata. Il panorama dal Sacro Monte, poi, è sempre suggestivo.
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Mai stato a Varese.