17 mag 2016 – L’albergo Teatro Romano si trova nella zona interna a Minturno, quella degli scavi archeologici. Perché se pensi a Minturno-Scauri, questo il nome della stazione ferroviaria, ti viene in mente il mare, quell’odore che ti prende appena sceso dal treno troppo pieno e troppo caldo che poi prosegue verso Napoli. L’aria fresca e sottile sa di mare e certo, qui, una bicicletta sembra proprio una conseguenza della vita.
C’è il mare sì, ma c’è anche la cultura e allungare nella zona che parla del passato è obbligatorio. Poi ci sta pure il gelato sul lungomare. Sabbia e un profilo di costa che cambia di continuo con i chilometri che viene voglia di buttare l’occhio in giù se non proprio di fermarsi e fare un tuffo.
Ecco dove vive il Bicicletterario. In posti così viene voglia di sedersi e scrivere, guardando i pini oppure il mare.
Portami a ballare oppure altrove. Le canzoni di qualche estate fa sono sempre attuali e tornano come le onde su questa spiaggia.
Si pedala in riva al mare e, per un giorno, anche seduti su una sedia ad ascoltare. Il giorno del Bicicletterario è festa grande. L’appuntamento di un’Italia, e non solo, che pedala e scrive e dice come potrebbe essere pedalando… un po’ di più.
Al Bicicletterario hanno partecipato bambini e adulti, la lettura delle opere davanti al pubblico numeroso, nonostante la pioggia (davvero tanta, e davvero tanta la gente che ha resistito grazie all’ottimo sforzo organizzativo che ha saputo tenere in piedi l’evento organizzato da un anno) è stata un bel momento che ha aperto a diverse visioni della bicicletta. Quella dei piccoli scrittori (alcuni ragazzi davvero notevoli) per cui la bici è una speranza e un’aspettativa e la prefigurazione del mondo come lo andranno a costruire. Poi c’è la visione degli adulti, che si girano indietro e guardano alle pedalate che non hanno più fatto ma conservando almeno una speranza.
Ne è uscita fuori una piccola antologia, come lo scorso anno, che propone tutti i testi migliori inviati e premiati. Da leggere con calma e lasciare sul comodino. Per pedalare un po’ insieme. Ancora una volta, mentre si aspetta la terza edizione del Bicicletterario e magari viene voglia di scrivere. E partecipare al prossimo giro.
Tutte le informazioni qui: http://bicicletterario.blogspot.it
Galleria immagini
Guido P. Rubino