Yes, we did it again! Lo abbiamo rifatto, Team Cyclinside.it ha partecipato nuovamente alla mitica corsa a tappe nelle Alpi.
Dopo l’esperienza dell’anno scorso abbiamo deciso di ripresentarci al via del Tour TransAlp anche nel 2023. Ma a differenza della prima esperienza abbiamo puntato tutto sull’autosufficienza. Se avrete intenzione di schierarvi al via i nostri consigli vi faranno risparmiare qualche soldo. Nel 2022, infatti, avevamo il supporto della Prostyle che non solo gestiva a livello professionale i bagagli, i piccoli spostamenti, i ristoranti ma anche i rifornimenti e i massaggi. È bene sapere che quando ci si iscrive a questa manifestazione, c’è la possibilità, ma non l’obbligatorietà, di affidarsi a queste società che, a fronte di una cifra più o meno importante, ti permettono di delegare molti aspetti della logistica.
La logistica
Da dove abbiamo iniziato? Dopo esserci iscritti e una volta conosciuto il percorso ufficiale, abbiamo iniziato a cercare gli alberghi disponibili su Booking.com e via. Consigliamo di essere veloci perché, ovviamente, le società di cui parlavamo prima, prendono i posti migliori in meno che non si dica.
In totale abbiamo pagato, per due persone, qualcosa come 650 euro di hotel a persona, per 8 notti, ricordiamo che la TransAlp è itinerante, e non si dorme mai due notti nello stesso posto. Facendo così, senza affidarsi alla società più economica tra quelle proposte dall’organizzazione, abbiamo “risparmiato” circa 500 euro a persona. Non male!
Ma se a livello economico la scelta di essere autonomi è stata valida, lo è stato altrettanto a livello di comodità e praticità? La risposta merita di essere presa da lontano.
L’organizzazione del Tour TransAlp è di enormi dimensioni ma soprattutto si capisce subito che ha alle spalle molta esperienza. Il programma giornaliero è rigido e ben articolato, anche se certi aspetti non sono chiarissimi sul loro sito e sulle brochure di istruzioni che arrivano solo poche settimane prima del via. Solo una volta arrivati al parco partenza le regole del gioco diventano sempre più chiare.
Come funziona
Il giorno prima viene consegnata una borsa sportiva di grandi dimensioni a tutti i partecipanti dove TUTTO il necessario deve stare al suo interno. Il numero sulla sacca è il numero di gara. Non esistono eccezioni. In teoria vige un peso massimo ma questo non viene mai guardato, meglio però non esagerare. Alle 6:30 di ogni mattina la borsa deve essere depositata nelle hall degli hotel dove si soggiorna per poi ritrovarla al prossimo hotel, dopo la tappa. Considerato che le partenze delle varie tappe erano previste per le 9 in punto, la consegna è sempre stato un momento leggermente “traumatico”. Immaginate: sveglia con una stanchezza immane, lavarsi i denti, indossare l’abbigliamento tecnico per la tappa, prelevare i rifornimenti necessari e andare a portare la borsa. Comunque dopo qualche giorno si trova il ritmo giusto anche per questo.
Insieme alla grande borsa, viene consegnata una piccola sacca, da dare giusto prima di entrare in griglia, dove si possono mettere le cose che si vogliono trovare dopo aver passato la linea d’arrivo. Nel nostro caso l’abbiamo usata per una maglia extra, delle ciabatte e alcuni accessori.
L’organizzazione mette a disposizione dei partecipanti una zona bici per la notte. Dopo la tappa, si porta la bici nel parco, che è SEMPRE custodito, per poi andare a piedi al campo base per dormire (per chi non fa uso di hotel) oppure si usufruisce degli shuttle dell’organizzazione che portano gli atleti agli hotel. La mattina ovviamente si fa il percorso inverso. Abbiamo usufruito di questo servizio solo una volta, per il resto ci siamo portati le biciclette sempre negli hotel per essere più autonomi ma il sistema ha funzionato alla perfezione.
Dopo l’arrivo c’è sempre un pasta party, piuttosto semplice ma le quantità sono abbondanti. I pasta party della Haute Route, tanto per fare un paragone, sono di un livello, o due, sopra rispetto a quelli della TransAlp.
La sera si poteva usufruire di un extra-pasta party che si teneva nel villaggio di arrivo/partenza. Spesso però eravamo troppo lontani per potervi partecipare. Comunque, quelle poche volte che è successo abbiamo constatato che il menù offerto, sia per tipologia che per quantità, non era particolarmente adatto per i tipi di sforzi che il giorno dopo avremmo dovuto effettuare.
Rimanendo sempre nel capitolo della logistica, si devono spendere un paio di parole anche il ritorno alla città di partenza dopo l’arrivo ad Arco di Trento (sì, si arriva sempre ad Arco, mentre la partenza cambia di anno in anno). Nel nostro caso, siamo partiti da Lienz in Austria e abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio gratuito allestito dall’organizzazione. Ad Arco, la mattina dopo l’ultima tappa, c’erano diversi pullman a disposizione per il ritorno a Lienz. Con noi avevamo solo la grossa sacca mentre le biciclette erano già state imbarcate su un camion il giorno precedente poco dopo l’arrivo. Il viaggio di ritorno è durato poco più di quattro ore arrivati a Lienz abbiamo trovato le nostre biciclette perfette, senza un graffio.
Come detto, organizzazione titanica, con alcuni errori: sacche non presenti nell’hotel della seconda tappa, per esempio, ma non ci siamo mai sentiti abbandonati. Bastava chiamare il numero di telefono fornitoci e una soluzione adatta alle nostre esigenze veniva sempre trovata, tanto di cappello.
L’evento a coppie oppure da soli
Che tipo di evento è la TransAlp? È come correre una granfondo per sette giorni consecutivi. Il livello va dal Campione del Mondo UCI Master Stefan Kirchmair, fino ai cicloturisti meno preparati. In tutto eravamo circa 600 ciclisti. Si corre in coppia ma anche in modo singolo e avendole provate con entrambe le formule non possiamo fare altro che consigliarvi di correre in coppia. La TransAlp regala emozioni uniche e poterle dividere con a un amico, un compagno di allenamenti e avventure rende questo evento indimenticabile, non perdetevele se potete, ma state attenti a scegliervi il compagno giusto. Quando la stanchezza diventa il minimo comune multiplo della settimana, è un attimo farsi prendere dalle frustrazioni.
Il percorso
Negli ultimi anni la TransAlp aveva alleggerito il suo percorso con tappe più corte e più abbordabili. Nel 2023 si è tornati alla vecchia ricetta: tappe da 110-140 chilometri con 2.500-3.500 metri di dislivello a tappa. Tranne in situazioni ritenute, giustamente, troppo pericolose, qui non si corre solo in salita. Salita, discesa e pianura (poca), fanno parte della gara. Perciò, anche se i punti più critici erano sempre segnalati, anche se le motociclette dell’organizzazione erano spesso presenti, stare attenti a non prendere rischi inutili DEVE essere sempre ben inculcato nella mente di ogni partecipante.
Le iscrizioni per il 2024 sono appena aperte, fateci un pensiero. Non è economica, è vero, ma è un’esperienza che vi porterete sempre con voi, promesso!
Cosa ha rappresentato la TransAlp per noi? Oltre a mostrarvi dall’interno questo bellissimo evento, ne abbiamo approfittato per provare sul campo, pedalando il più forte possibile, diversi materiali: dalla bicicletta all’abbigliamento tecnico. Volete saperne di più? Prendetevi dei popcorn, rilassatevi e guardate il video-documentario che abbiamo girato!
Galleria fotografica
Il prossimo appuntamento è per il 16 giugno 2024. Se ci state facendo un pensierino, partite da qui: https://event.delius-klasing.de/en/tour-transalp/