24 ott 2020 – La fuga dei velocisti è partita presto nella tappa del Sestriere. C’erano tutti quelli più forti in volata davanti: da Demare a Viviani, Cimolai, Ballerini. Un vantaggio sufficiente per fare con comodo il primo passaggio sulla montagna e poi staccarsi al secondo. Un bel modo per controllare, in anticipo, il tempo massimo.
Ma è sulla seconda salita, quella più dura, al Sestriere, che la corsa si infiamma. Il ritmo imposto sin dall’inizio dalla Ineos Granadier, Filippo Ganno pure, prima di lasciare Rohan Dennis a fare del male alle gambe di tutti ha messo subito in chiaro le cose.
E al passaggio in testa di Dennis è proprio Kelderman a mostrare di essere al limite e oltre. Nibali già staccato, per la cronaca. A Dennis e Geoghegan Hart rimane attaccato Hindley, maglia bianca e compagno di squadra della maglia rosa.
Dietro, nel gruppo maglia rosa rimane intrappolato anche Pello Bilbao e appeso, gestendosi al meglio, Vincenzo Nibali. Differenze di punti di vista nella fatica diagonale delle salite.
Fatica che si legge in faccia ai corridori e già ti fanno dimenticare un po’ di ieri, forse. Ci torneremo, ma non oggi.
La seconda ascesa al Sestriere vede davanti Rubio, con Ballerini dietro, ma soprattutto Hidley, Dennis e Geoghegan Hart a minacciare battaglia e a recuperare su tutti. Nell’ultima ascesa anche su Ballerini e Rubio.
L’ultima salita è cosa dei due Ineos più Hindley, cui resta appeso anche Serry fin quasi al finale, quando viene fermato per aiutare un Almeida che cerca di recuperare il possibile. Quando restano in tre il passo è controllato, Geoghegan Hart è incollato alla ruota di Hindley che prova e riprova a scattare senza ottenere nulla. Nella volata a due è Geoghegan Hart a passare per primo senza neanche alzare le braccia: sono appaiati in testa alla classifica ora: in rosa è Jai Hindley in virtù del vantaggio nelle cronometro. Domani il favorito della crono è Geoghegan Hart rispetto a Hindley. Ci aspettiamo sorprese.
Intanto per la Ineos si tratta della sesta tappa vinta. Roba da fare cappotto, domani.
Redazione Cyclinside