14 gen 2017 – Grande corse e piccole squadre che poi tanto piccole non sono e non basta guardare al panorama internazionale per fare una classifica. Ci sono alcune squadre che stanno costruendo qualcosa di interessante per il futuro e puntano a far bene nelle gare importanti, dalla Milano Sanremo al Giro d’Italia, magari passando per il Giro delle Fiandre.
È proprio a far bene a questi appuntamenti che punta la nuova Wilier Triestina Selle Italia. Squadra italiana con sponsor italiani e pure storici. Wilier Triestina ha celebrato da poco i 110 anni di storia, selle italia è al suo centoventesimo anniversario: c’è di che essere orgogliosi di questo team che porta biciclette italiane e anche corridori italiani in giro per il mondo.
Nell’organico ci sono sia l’esperienza che le giovani leve. Filippo Pozzato è un corridore storico ormai, capace pure di dire la sua quando vuolo, poi c’è Jakub Mareczko, capace di vincere già bene e con, in valigia, il bronzo iridato tra gli Under 23 ai Mondiali di Doha 2016.
Insieme a questi corridori tutti gli altri. Ecco come descrivono il team direttamente i dirigenti della squadra:
Si fonderà su di loro una squadra rinnovata con gli innesti dei giovani Cecchin, Florez, Mosca, Turrin e del bielorusso Koshevoy, alla sua prima stagione con i nostri colori dopo le belle cose fatte vedere nel World Tour alla Lampre.
I nuovi arrivati si uniscono ad un’intelaiatura solida con individualità sempre presenti nei posti importanti degli ordini d’arrivo come Matteo Busato, Manuel Belletti e Andrea Fedi nonchè a giovani interessanti come il colombiano Daniel Felipe Martinez, il venezuelano Yonder Godoy, il pistard nostrano Liam Bertazzo e gli spagnoli Julen Amezqueta e Cristian Rodriguez.
Completano la squadra il brasiliano Rafael Andriato, andato a segno in una frazione allo scorso Tour of Hainan, il franco venezuelano Gilbert Ducournau e gli azzurri Giuseppe Fonzi, Matteo Draperi e Mirko Trosino.
Ci sono tutti gli ingredienti giusti per vivere una stagione da protagonisti, in Italia e in tutto il mondo.
Insomma, gli ingredienti ci sono tutti. Cosa manca? Essere nell’Olimpo dei top team internazionali certamente. Eppure gli ingredienti ci sono pure in Italia (abbiamo appena visto pure un buon risultato già centrato dall’Androni Sidermec).
Intanto godiamoci queste belle squadre. Il salto di qualità, magari, non è nemmeno così lontano.
RC