Tim Merlier fa ambo e soffia il poker a Jonathan Milan che ha perso colpevolmente le ruote dei compagni proprio nel finale. Per la maglia ciclamino, in volata solitaria, la rimonta è stata formidabile ma non sufficiente per un ottimo Merlier che non si è fatto sfuggire l’occasione.
Una tappa praticamente in discesa, almeno dal punto di vista altimetrico, perché la pioggia iniziale e la temperatura non molto primaverile hanno reso complicata la frazione, almeno nella prima parte. Quando il Giro d’Italia è tornato al sole, man mano che scendeva verso Padova, i corridori sono tornati a maglietta e pantaloncini non senza difficoltà, visto che per togliere i copriscarpe più di qualcuno ha dovuto cercare l’aiuto delle forbici in ammiraglia.
La fuga di oggi è stata cosa da quattro per gran parte: Honoré, Maestri, Pietrobon e Fiorelli ma con controllo stretto della Lidl-Trek che ha imparato la lezione di Lucca quando la fuga gli è sfuggita via. Nel controllo totale è riuscito ad aggiungersi alla fuga Edoardo Affini, bella azione solitaria la sua, ma capace di puntare i riflettori sulla fuga ancora di più. A quel punto i trenta secondi di sicurezza sono diventati quindici ad alta tensione: troppo presto riprenderli, che fare?
Il gruppo ha stiracchiato la fuga più dei muscoli dei fuggitivi. I corridori, un po’ a strattoni, hanno morso la coda della fuga per non scompaginare la situazione. Una fuga aiuta a tenere tranquillo il gruppo e a evitare scatti insidiosi nel finale ma non c’era verso di stargli troppo lontano.
Con i velocisti imbufaliti non è facile ragionare, c’era troppa voglia di volata. I tredici secondi di gommapiuma dei fuggitivi hanno resistito oltre ogni limite e sono spariti proprio ai 10 chilometri dall’arrivo, come da manuale, pronti per il lunghissimo rettilineo che ha scaraventato i corridori fino a Padova.
Il finale, a quel punto, sembrava già scritto. Ma le curve che hanno spezzato il rettilineo hanno fatto perdere a Milan il treno dei suoi compagni di squadra. Peccato anche per Dainese, ben pilotato dai suoi, ma partito con un po’ di anticipo. Quarto sul traguardo.
ORDINE D’ARRIVO
1 – Tim Merlier (Soudal Quick-Step) – 178 km in 3h45’44”, media di 47.312 km/h
2 – Jonathan Milan (Lidl-Trek) s.t.
3 – Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 7’42”
3 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 8’04”
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jonathan Milan (Lidl-Trek)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Antonio Tiberi (Bahrain Victorious)
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