Che potenza, la quarta tappa del Giro d’Italia ha regalato delle chicche importanti per gli amanti dei numeri. L’attacco di Filippo Ganna ha fatto registrare numeri importantissimi pure se non assoluti, almeno per lui e vediamo perché.
3 minuti e 35 secondi a 590 watt medi (circa 7,2 w/kg) questi i dati del suo attacco, ma la discesa, seppure pedalabile, gli ha portato via la vittoria, perché siamo certi che se ci fosse stata la pianura dopo la salita avrebbe potuto spingere ancora più forte, viste le sue potenzialità. Infatti se torniamo alla prima tappa, per esempio, Pogacar ha scalato il muro di San Vito in 3’34” producendo 8,74 w/kg medi (fantascienza, lo sappiamo) e Ganna ha scollinato a 19 secondi di distanza, segno che in questo momento i suoi watt per chilo per uno sforzo simile sono pari a circa 7,9/8,0 che, visti i suoi 82 kg dichiarati, fanno 650w medi su quasi 4 minuti.
C’è anche da sottolineare che a differenza della prima tappa, Filippo, nel momento dell’attacco, ha spinto ben 1.620 Watt e questo comporta uno svuotamento più veloce dell’ “W’Balance” (il serbatoio anaerobico di un atleta). In ogni caso possiamo azzardare di dire che con questa forma la vittoria è solo rimandata.
La frequenza di pedalata
Un’altra curiosità legata alla prestazione di ieri di Ganna è la sua frequenza di pedalata, se analizziamo solo la salita di Capo Mele, che ha una lunghezza di 1,6 chilometri, Ganna l’ha percorsa a 40 km/h di media (KOM su Strava, ovviamente), con una frequenza di pedalata che ha dell’incredibile: 109 rpm medi e 122 max. Benefici della pista, indubbiamente.
La potenza (lunga) di Jonathan Milan
Rimanendo nel campo delle “mostruosità”, andiamo allo sprint finale dove un altro gigante azzurro, Jonathan Milan, non ha per un pelo abbattutto il muro dei 2.000 watt di picco. Roba che su una gara su strada è praticamente impossibile trovare.
Su Pista sono la “normalità” ma su strada, dopo 200 chilometri non abbiamo mai avuto a che fare con dati del genere. Milan non solo ha avuto un picco altissimo ma, avendo uno sprint molto lungo, ha fatto registrate 1.620 watt medi sui 20”. Valori che sono necessari perché la sua posizione in sella durante le volate non è molto aerodinamica, per usare un eufemismo. Comunque si accettano scommesse, riuscirà a superare i 2.000 watt durante questo Giro?
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Foto: Ineos Grenadiers