Ci sono novità per quanto riguarda il bonus mobilità (che noi chiamiamo “bonus biciclette” ma riguarda, va ricordato, anche la possibilità di acquistare servizi di mobilità diversi dalla bicicletta).
Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato delle linee guida per il decreto attuativo che al momento ancora non è definitivo. Queste indicazioni ampliano e confermano cose di cui avevamo già detto commentando quanto fatto sapere dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Aggiornamento del Ministero dell’Ambiente
Un po’ di confusione, va detto, si crea anche perché alcune informazioni vengono date dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, altre dal Ministero dell’Ambiente. Non è un rimpallo, semplicemente i due dicasteri sono coinvolti per materie diverse. La deroga per realizzare rapidamente le bike lane è competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre i soldi del bonus mobilità vengono dal Ministero dell’Ambiente.
È proprio quest’ultimo che ha rilasciato nuove informazioni (che potete leggere direttamente qui) ma che vale la pena commentare. Per farlo abbiamo sentito diversi interlocutori e coinvolgendo anche l’Ancma che, come associazione di categoria, si sta dando da fare per dare consulenza al meglio.
Non ci sono novità pratiche al momento se non la conferma della piattaforma in attivazione sul sito del Ministero dell’Ambiente entro i 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Anche qui sono previste due fasi che vediamo di seguito.
Cosa serve di sicuro
Intanto chiariamo subito che necessario disporre delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), per cui, se non l’avete, occorre attivare il servizio al più presto (se fate una ricerca online trovate diversi fornitori, anche gratuiti – ma qui i tempi si potrebbero allungare per le numerose richieste – che permettono di attivare il servizio).
Nella prima fase (valida da 4 maggio fino all’operatività della piattaforma web) è previsto il rimborso a chi acquista una bicicletta. Il cliente dovrà farsi rilasciare la relativa fattura (documento indispensabile per avere, poi, il rimborso) che, successivamente, cioè alla disponibilità dell’applicazione web del Ministero, verrà caricata insieme alle informazioni richieste per avere direttamente il rimborso dovuto. Il nominativo in fattura dovrà corrispondere all’identità digitale di chi farà la richiesta.
Nella seconda fase, cioè da quando sarà attiva l’applicazione web, lo sconto sarà direttamente da parte del negoziante previa presentazione del buono spesa che si dovrà ottenere sempre attraverso il servizio online. Questo buono verrà consegnato all’acquisto ai fornitori autorizzati.
L’applicazione web
Il privato cittadino dovrà collegarsi personalmente alla piattaforma web e – non è specificato, ma si intuisce così – qui dovrà, con ogni probabilità, già inserire i dati del bene che vorrà acquistare (in accordo col negoziante, immaginiamo) così da generare un buono della cifra esatta che verrà scontata. Il negoziante con quel buono potrà così ricevere il rimborso dal Ministero. Sui tempi, ovviamente, non è dato sapere (ne parliamo nel prossimo paragrafo), ma c’è certamente di positivo che quel documento garantirà il rimborso al negoziante e questo è esaustivo rispetto alle preoccupazioni di cui avevamo parlato in questo articolo.
Probabilmente a luglio
Il tema delicato di tutta la questione, oltre alle certezze procedurali che si stanno via via delineando, riguarda le tempistiche. I tempi di pubblicazione del sistema di rimborso sul sito del Ministero dell’Ambiente si prevedono abbastanza lunghi. Le nostre fonti ci hanno fatto capire che si parla chiaramente del mese di luglio, più probabilmente la seconda metà.
Lo sconto sulle biciclette vendute fino a quel momento sarà in carico al cliente finale visto che il negoziante non può farsene carico nemmeno volendo. Questo, per certi versi, è rassicurante per il mercato e proprio per la preoccupazione dei negozianti di potersi trovare ad anticipare cifre importanti se vendessero tante biciclette come previsto.
Però, si rischia di trovarsi coinvolti in una corsa al rimborso prima che finiscano i fondi. Per capire come questa sia una preoccupazione concreta conviene ragionare sui numeri.
I numeri che “preoccupano”
Il mercato italiano vende circa 1.713.000 biciclette l’anno, ci dicono dall’Ancma. Di questo totale si può arrivare anche a una metà nel quadrimestre piè favorevole, quello dei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio. Essendo stati fermi ad aprile, le stime, considerando le forti richieste di questo periodo, prevedono una vendita totale che si può aggirare tra le 650 e le 700 mila biciclette (ovviamente vanno considerati tutti i canali di vendita).
Perché preoccupano questi numeri? Perché si rischia di arrivare a luglio, mese in cui dovrebbe essere finalmente disponibile l’app sul sito del Ministero dell’Ambiente con il bonus già quasi, se non totalmente, impegnato. Significa che chi dovesse arrivare tardi a richiedere il rimborso potrebbe trovarsi ad avere la pratica rifiutata per esaurimento fondi. Questa è, ovviamente, l’ipotesi più negativa sul fronte bonus.
Il ragionamento, però, va riequilibrato. Se qualcuno ha già fatto un rapido conto asserendo che i 120 milioni stanziati potranno coprire “appena” 240.000 acquisti (è il risultato di 120 milioni, diviso 500 euro) le previsioni di Ancma danno un valore medio inferiore delle biciclette vendute, quindi il bonus (che, ricordiamo, copre il 60 per cento del valore totale della bicicletta, per un massimo di 500 euro) andrà ragionevolmente a coinvolgere un maggior numero di persone e questo anche al netto di altri impieghi (nel bonus rientrano anche i monopattini, abbonamenti per la mobilità, lo sharing e così via).
Il sito che dovrà reggere la “botta”
All’apertura delle pratiche online sarà logico immaginare un assalto al sito e la preoccupazione al riguardo appare legittima viste le esperienze italiane. Tuttavia, a quanto ci hanno detto, dovrebbe trattarsi della stessa piattaforma utilizzata per il bonus cultura, quindi già dimensionata e collaudata per processare tantissime richieste al giorno. Su questo, quindi, il pericolo dovrebbe essere scongiurato.
Richiesta elevatissima
Quello che ci si aspetta, nessuno ci gira intorno, è che le richieste saranno tantissime. «L’aver inserito anche le città metropolitane e tutto il resto (il Ministero dell’Ambiente specifica che “Possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti)” ndr) – spiega Piero Nigrelli, responsabile del settore ciclo in Ancma – ha allargato il bonus ad altri 1.400 e più comuni coprendo, potenzialmente, 30 milioni di persone, praticamente un italiano su due».
Non farsi trovare impreparati
Che consigli, quindi, per non farsi trovare impreparati?
I privati cittadini devono attivare lo SPID e conservare la fattura di acquisto che documenti di aver comprato la bicicletta dal 4 maggio 2020).
I negozianti pure dovranno avere le credenziali di accesso con l’identità digitale e dovranno avere pronta tutta la documentazione per accreditarsi sul sito del Ministero. Bisognerà avere documenti come la visura camerale e tutto il resto che serve normalmente per bandi e concorsi.
La cosa certamente positiva riguarda il numero di biciclette che sta andando ad aumentare. Ne abbiamo già accennato ma torneremo sul discorso, naturalmente.
Guido P. Rubino
Buongiorno,
sono un cittadino maggiorenne residente a Milano. Per i miei spostamenti casa lavoro ho acquistato on line il 15 maggio un monopattino elettrico sulla piattaforma Mediaworld con pagamento e ritiro in negozio.
Al momento del ritiro mi è stata rilasciata una fattura proforma accompagnata da uno scontrino attestante il pagamento in riferimento a tale fattura.
Per ottenere il bonus è valida tale fattura?
Si parla di fattura, non di fattura pro forma (ma con quella può richiedere la fattura definitiva). È importante che nel documento sia indicato chiaramente nome e cognome che corrisponde all’identità di chi ha diritto al rimborso (che lo stato verificherò tramite lo SPID).
Di tutto quello che ho letto del bonus bicicletta ho capito una sola cosa…Mi serve un commercialista per
districare tutte queste pratiche.
Cordiali saluti
Vorrei sapere se è possibile avere il rimborso avendo solamente lo scontrino fiscale con data 8 maggio, visto che a quel giorno non si parlava di fattura. Grazie
No Graziano, lo scontrino non basta. Provi a sentire il suo negoziante, ma dovrebbe annullare lo scontrino.
Non si poteva fare come tutte le altre fatture e scaricarla sul 730
Sempre complicare tutto in Italia.
Non ho capito bene. Io abito a Montecatini Terme pistoia. Posso io e mia moglie comprare la bici (qualsiasi) e possiamo accedere allo sconto? Grazie
Allora, il bonus è valido per un acquisto fatto presso un rivenditore autorizzato che però, stando all’articolo, non si sa ancora chi siano, visto che poi è scritto che i commercianti devono ancora accreditarsi su sito del Ministero.
Quindi, in questo momento, si rischia di fare un’acquisto per cui non si avrà diritto al rimborso perchè magari quel rivenditore non viene accreditato.
Corretto?
Quando la piattaforma sarà online i negozi dovranno accreditarsi e, da allora, si dovranno scegliere solo quelli.
Una curiosità,io ho già lo SPID posso richiedere il rimborso per una bici acquistata per mia figlia?
La richiesta può essere fatta per cittadini maggiorenni. Quindi richiesta e fattura devono essere a nome di un cittadino maggiorenne.
affinchè io sia certo che quel commerciante di tale negozio sia stato accreditato sul sito del Ministero (prima della seconda fase) posso farmi mostrare un documento da quest’ultimo che provi cio’?
perchè altrimenti si comprerebbe sempre da qualcuno che poi magari per x motivi non viene autorizzato all’accreditamento dal Ministero e quello che ci rimette è sempre il cittadino.
La lista dovrebbe esser pubblicata in tempo reale sul sito del Ministero. In ogni caso per usufruire del bonus, in quel momento, si dovrà andare dal negoziante con il documento scaricato da sito (o qualche tipo di evidenza che ancora non è stata stabilita) e il negoziante dovrà accettarla scontando il dovuto. Se non sarà accreditato non potrà ricevere il rimborso.
Una curiosità io ho già lo SPID, posso inserire i dati per mia suocera che abita in un altra provincia e un altra regione rispetto alla mia, chiaramente in una città con più di 50000 abitanti, Grazie
Io ho la spid e aspetto il rimborso. La mia moglie ha acquistato anche un bici. Lei non ha spid. Posso richiedere io per lei? Grazie.
Non vedo modo di inserire la richiesta per lei? Aiuto … grazie.
Salve Tony, il rimborso è nominativo e vale per una sola operazione. Sua moglie dovrà attivare un suo spid e procedere alla richiesta. Non c’è altra via.
Un saluto